Guerra aperta tra Chievo e Crotone

Guerra aperta a suon di comunicati stampa tra Chievo Verona e Crotone. I veronesi stanno attendendo la sentenza del tribunale federale in merito alle plusvalenze col Cesena. La richiesta della Procura Federale è la seguente: retrocessione in B per la societa´del presidente Campedelli per il quale sono stati chiesti tre anni di inibizione. In caso di retrocessione, sarebbero proprio i calabresi ad essere riammessi nella massima serie.

Il Crotone ha pubblicato il seguente comunicato stampa “L’avv. Giancarlo Pittelli, che assieme al collega Elio Manica assiste il Football Club Crotone, nell’imminenza della decisione degli organi della giustizia sportiva ed in relazione alle ulteriori notizie di stampa circa la vicende economiche del Chievo ha dichiarato: “Non riesco proprio ad immaginare una sentenza di proscioglimento per il Chievo ed i suoi legali rappresentanti! La prova delle gravissime violazioni consistenti nella sistematica mistificazione dei bilanci societari è consacrata nei documenti contabili e verificata alla stregua di ineccepibili accertamenti tecnici disposti ed eseguiti dalla Procura Federale. Si tratta di pratica consueta per il Chievo che solo ammettendo le proprie responsabilità è riuscito nel recente passato, a scongiurare una pena molto severa attraverso il patteggiamento. Allora c’è da dire che la falsificazione sistematica dei bilanci societari è la consuetudine amministrativa della società Chievo! Questa volta, però, la dirigenza veneta si trova una controparte, il Football Club Crotone, che non è disposta ad acquietarsi davanti ad un’eventuale pronuncia assolutoria. A parte le conseguenze inevitabili sul piano penale: perchè davanti al giudice penale la società sarà chiamata a rispondere inevitabilmente del falso in bilancio attuato attraverso la ipervalutazione di ignari calciatori dal valore di mercato pressocchè nullo. Le questioni procedurali sollevate dalla difesa del Chievo altro non rappresentano che il tentativo di spostamento dell’attenzione da una vicenda che, nel merito, non trova alcuna giustificazione. Sono, poi, destituite di fondamento stante il tenore chiarissimo della norma che affida alla Procura Federale l’attribuzione dei termini per l’espletamento di eventuali audizioni degli incolpati. Prosciogliere il Chievo costituirebbe un messaggio straordinariamente negativo per il calcio italiano anche al cospetto di quello internazionale e renderebbe un’immagine inquietante di impunità per chi viola sistematicamente le norme in materia economica a dispetto di quelle società, come il Crotone, attente alla redazione di bilanci veritieri e trasparenti. Il mantenimento del Chievo nella massima serie costituirebbe un reale vulnus per la regolarità sostanziale del prossimo campionato di calcio: uno dei contendenti ha barato ripetutamente usurpando, nei fatti, una posizione che non gli spetterebbe. La sanzione, sono certo, sarà irrogata nella misura richiesta dalla Procura federale e conterrà i crismi della effettività e della afflittività solo se sarà irrogata con riferimento alla stagione agonistica 2017/2018. Abbiamo fiducia nella Giustizia Sportiva che ha dato segni, anche nel recente passato, di grande equilibrio, di rigore e di assoluta imparzialità”.

Alle dichiarazioni dell´avvocato Pittella ha risposto il ChievoVerona, in attesa del verdetto: “In relazione al Comunicato Stampa pubblicato dalla società FC Crotone in data odierna sul proprio sito ufficiale, l’A.C. ChievoVerona fornisce le seguenti precisazioni. Gli accertamenti contabili sui bilanci dell’A.C.ChievoVerona eseguiti dalla Procura Federale non sono stati condivisi da eminenti esperti di redazioni di bilanci di esercizio quali sono i professori Angelo Provasoli e Pietro Mazzola. Si ricorda in particolare che il Professore Angelo Provasoli ha ricoperto fra gli altri i seguenti incarichi: Presidente del Comitato Esecutivo dell’Organismo Italiano di Contabilità, Presidente del Collegio Sindacale di Cassa Depositi Prestiti e Presidente del Collegio Sindacale della Banca d’Italia. La contabilizzazione del Diritto Pluriennale delle Prestazioni dei Giocatori è regolata dalle Raccomandazioni Contabili e dalle Noif Federali cui il ChievoVerona si è sempre attenuto nella redazione dei bilanci di esercizio sotto esame della Procura Federale e la cui correttezza non è mai stata messa in discussione da alcun rilievo Co.Vi.Soc Si ricorda che la Co.Vi.Soc ha il compito di segnalare eventuali anomalie riscontrate nelle sue analisi in relazione alla valutazione dei requisiti economico finanziari delle società calcistiche, tra i quali rientrano anche le segnalazioni sul valore eventualmente anomalo dei Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori. Come indicato dalle Raccomandazioni Contabili della Federazione, i valori dei Diritti Pluriennali delle Prestazioni dei Giocatori, è determinato dai valori dei relativi contratti di compravendita fra società calcistiche. Nella denegata ipotesi che questo principio dovesse essere messo in discussione per il ChievoVerona, ciò potrebbe di fatto inficiare la stessa normativa federale in essere e potrebbe comportare inevitabilmente una messa in discussione del valore dei Diritti Pluriennali delle Prestazioni dei Giocatori di molte delle società calcistiche italiane. Il ChievoVerona si riserva di agire in tutte le sedi competenti contro l’FC Crotone per le affermazioni inaccettabili e profondamente lesive rese da quest’ultimo relativamente alla correttezza e alla veridicità dei bilanci di esercizio e di tutti i rendiconti contabili forniti”.

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