Genoa-Udinese: pagelloide bianconero

Alessandro Autieri, collaboratore presso europacalcio.it, sportellate.it, rivistacontrasti.it, cicloweb.it dà i voti agli uomini di Velazquez.

 

Musso 4,5: all’esordio si presenta al pubblico con una sciocchezza che rischia di costare la partita e che fa perdere sicurezza a una squadra che invece ne avrebbe tremendamente bisogno. Scuffet sarebbe stato tanto peggio?

Opoku 4,5 il marcantonio ghanese è uno spot su come un difensore all’esordio in Europa non sia meglio di uno pescato in Italia, magari pure in una serie minore. Se questo è il primo ricambio in difesa, per i tifosi friulani non c’è da dormire sonni tranquilli.

Troost-Ekong 6,5: come un genio sminatore disinnesca il capocannoniere del campionato: a suo agio contro di lui sia negli anticipi che nel gioco aereo.

Samir 5,5: in difficoltà nel primo tempo, meglio nella ripresa quando riesce a bloccare con facilità gli avversari che si muovono nella sua zona.

Pussetto 6: prosegue la sua metamorfosi in “giocatore alla Joaquin” per usare le parole del suo allenatore alternando cose buone a qualche errore. Benino sulla destra, meglio quando viene spostato sulla sinistra e proprio grazie a un suo affondo, viene espulso Romero. Continua a essere una delle note liete in casa friulana.

Balic 6 entra nel finale dopo un lungo infortunio e dopo una grande giocata rischia di mandare in gol Mandragora, che spreca. Alternativa importante per caratteristiche da regia uniche nella rosa dell’Udinese.

Fofana 5,5: da Allan a Sandro forse non digerisce gli avversari brasiliani. Contro il Napoli si erano viste avvisaglie su un momento tutt’altro che brillante, a Genova oggi lo conferma: poco nel vivo dell’azione, spesso impreciso. Cresce nel finale, ma non basta per la sufficienza piena. Giocatore – per l’ennesima volta – da ricreare. 

Behrami 5: parte forte, poi si fa ammonire in modo sciocco e finisce per farsi prendere costantemente alle spalle da Bessa. Quando esce l’Udinese segna due gol. Un capitano oggi alla deriva.

Ter Avest 6: eroe per caso e talismano. Entra e l’Udinese segna due gol anche se lui non ci mette mai lo zampino. Può essere un’importante alternativa sia sulla fascia destra che per i difensori centrali.

Barak 6,5: cresce nella ripresa prendendo in mano la squadra tra mille difficoltà e crea diversi pericoli alla squadra avversaria. Fondamentale oggi e in generale per la salvezza dell’Udinese.

Mandragora 5,5 gioca pochi minuti e in pieno recupero ha l’occasione di regalare il successo contro la sua ex squadra, ma la spreca malamente.

Larsen 5,5: il nazionale danese conferma di non essere nel miglior momento della sua carriera, certo che giocare fuori ruolo non lo aiuta a crescere.

De Paul 6,5: è il giocatore che dovrebbe dare qualità. Si sbatte in tutti i modi consumando energie nel tentativo di cucire i reparti, ma sono tanti gli errori, spesso causati dalla fretta e dalla frustrazione. Poi in 5 minuti si inventa un assist perfetto per Lasagna e un grandissimo gol dalla distanza, oramai marchio di fabbrica, fermando la striscia negativa in cui era piombata la sua squadra e ribaltando anche la sua partita.

Lasagna 6: vale un discorso simile a quello di De Paul. Si sbatte con pochi risultati e anche con frustrazione visto che per l’ennesima volta è solo in mezzo agli avversari, poi però il suo colpo di testa del momentaneo 1-1 cambia la partita e chissà anche  il destino del campionato dell’Udinese.

Velazquez 6: la sua è una panchina chiacchierata dopo 4 sconfitte consecutive e lui riparte con il 3511 che ha fatto storcere il naso nell’ultima uscita col Napoli. La squadra  nel primo tempo non riesce a trovare mai fluidità di manovra e sembra aver perso anche la compattezza delle prime partite. Da spiegare l’esclusione di Scuffet fin’ora tutt’altro che protagonista in negativo. La ripresa lo salva, scende in campo un Udinese più grintosa e guidata dagli strappi di Barak e dalla qualità di De Paul. Ripresa che probabilmente gli permette di fare dolcetto o scherzetto sotto la pioggia di Udine. Il caldo di Salamanca può aspettare.

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