Empoli-Milan: Pagelloide rossonero

Alessandro Jacobone, leader dei Non Evoluti, dà i voti agli uomini di Gattuso.

G. Donnarumma 6,5: Salva due volte il risultato, regalandoci quei miracoli tanto invocati nel momento del bisogno. Oggi li compie, altri pensano a rovinargli la serata. Perfetto tra i pali, impreciso nell’uso dei piedi. Ma è davvero cercare il pelo nell’uovo.

Calabria 5,5: Cerca di fare tutto, finisce per strafare ed essere poco lucido. Nessun errore memorabile, ma imprecisione che rende insufficiente la sua prestazione nonostante si prodighi fino al 95′ con tutte le sue forze, poche.

Musacchio 6: Risulta il più costante tra i giocatori in rosa. Poco impegnato in difesa, cerca più volte il gol di testa, cosa a cui era abituato ai tempi del Villarreal. Mezzo errore in coabitazione con Calabria, per il resto interventi puntuali e pochi falli.

Romagnoli 5: Macchia una buona prestazione con un errore da partitella di calcetto tra scapoli e ammogliati. Lucido e puntuale, salva più volte i rossoneri dai tentativi di incursione degli avanti toscani. Poi il black out di 5 secondi, sufficiente però a compromettere prestazione e risultato.

Laxalt 5.5: Alterna belle giocate a pacchiani errori. Spinge bene ma difende cadendo diverse volte in errore per superficialità o tentativo di giocate fuori luogo. Si vede che vorrebbe dimostrare tutto in una sera, ma torna a casa anche lui con un solo punto e tante recriminazioni.

Kessie 5: Generoso, sì. Ma sbaglia due gol a pochi metri dalla porta, quando invece il giocatore di Bergamo era capace di togliere le ragnatele all’incrocio, una partita siì e una no. Soffre i carichi di lavoro estivo e si vede. Ingolfato come una Golf diesel dell’ 81.

Biglia 6: Tra i migliori in campo, sfata la mia teoria che quando lui è “presente”, lo è anche il Milan. Lui c’è e la mette dentro, il resto della squadra lo guarda segnare e si spaventa della propria ombra.

Bonaventura 6: Insieme a Biglia, il migliore del centrocampo. Intensità nei primi 60 minuti, si spegne lentamente per via del fiato corto. Comprensibile per lui che ha corso per i compagni per tutto il primo tempo.

Suso 5.5: Fantastico contro l’Atalanta, irritante nella prima ora di gara. Quando l’Empoli si sgonfia e il Milan è costretto a cercare il colpo last minute, prova diverse volte il tiro senza mai trovare l’angolino tanto amato. Insufficienza piena, mitigata dall’adrenalina regalataci nel finale. Ma non è così che si gioca in serie A.

Borini 6: Sceso in campo con la diffidenza del 99% della tifoseria rossonera, alla fine costringe la stessa ad ammettere che abbia comunque fatto il suo lavoro. Risaputo che non sia un giocatore da me apprezzato particolarmente, merita un plauso per la dedizione con la quale ha ricoperto un ruolo al quale non è per nulla abituato.

Calhanoglu 5: Momento no per Calha, non c’è da aggiungere nulla di più. L’eleganza è indiscussa, ma senza la lucidità e la forma fisica, è come andare ad un party con un abito di Armani e una macchia di sugo sulla camicia.

Gattuso 5,5: Non può essere colpa sua se i suoi giocatori zappano il terreno regalando la palla del pareggio agli avversari, ma di certo non sembra aver in mano il timone della nave, come invece dava la sensazione di avere nella passata stagione. Non so se le voci di quest’estate, nonostante le (tardive) smentite, abbia influito sulle sue certezze e su quelle del gruppo. Sta di fatto che da milanista soffro vederlo così, ma soffro ancor di più nel vedere così il Milan.

 

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