Dirigente non pagato, Sambenedettese deferita

Tegola inattesa in casa Sambendettese. In un clima già agitato a causa di un rendimento deludente e delle  “picconate” del presidente Fedeli, si è aggiunto il deferimento del club a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva pronunciato dal Procuratore Federale al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare.

Deferito anche lo stesso Fedeli, Amministratore Unico, il Direttore Generale della società Andrea Fedeli “per non aver corrisposto, entro il termine del 16 febbraio 2017, gli emolumenti dovuti al tesserato Sandro Federico per la mensilità dicembre 2016  e comunque per non aver documentato alla CO.VI.SO.C. entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento degli emolumenti sopra indicati”.

Fedeli ha inoltre subito altri due deferimenti: uno, insieme al Revisore Unico della società, Massimo Collina per “aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, depositando presso la CO.VI.SO.C. in data 16 febbraio 2017, una dichiarazione attestante circostanze non veridiche” e l’altro “per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, in quanto, per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2016, nonché di gennaio e febbraio 2017, ha utilizzato in modo improprio, effettuando altre tipologie di operazioni, il conto corrente bancario indicato come dedicato esclusivamente al pagamento degli emolumenti, ritenute Irpef e i contributi Inps ai tesserati”.

La Samb rischia una penalizzazione o una forte ammenda.

 

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