L’Inter è in testa al campionato, e Antonio Conte è decisamente felice della sua squadra, specie dopo la vittoria di Brescia. Ma non nasconde una profondissima preoccupazione per il prossimo futuro.
“Così diventerà difficilissima – rileva infatti dal dopogara del Rigamonti -. Prendiamoci il risultato, e non mi interessa se abbiamo giocato bene o male. Però è la quarta gara in nove giorni con sempre gli stessi ragazzi in campo. E dobbiamo ringraziarli, per lo spirito mantenuto fino alla fine”.
L’analisi del tecnico salentino è chiara: “Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma siamo solo a metà percorso e ora dobbiamo recuperare. Sabato abbiamo il Bologna, poi arriva il Dortmund. Sette partite in 20 giorni non le fa nessuno. Mi pare strano, il massimo di solito sono ventuno, massimo ventidue”.
“Io rasserenato da Marotta? Non ne ho bisogno, da quattro mesi sono nel pianeta Inter e ora capisco cose che a giugno non conoscevo. Ora dobbiamo migliorarle. Stiamo portando la nostra macchina al massimo dei giri, di certo non facciamo passeggiate. La squadra sta rendendo oltre le aspettative, ma andando avanti così e giocando così tanto il rischio è di farsi male”, la sua chiosa finale.
