Chievo-Milan: Pagelloide rossonero

Alessandro Jacobone, leader dei Non Evoluti, dà i voti agli uomini di Gattuso.

Donnarumma 6: incolpevole sul gol, esce bene in un paio di occasioni continuando a dare la solita tranquillità al reparto difensivo. Non è costretto a fare interventi salva risultato e si limita a dirigere la difesa con continue urla ai compagni di reparto che lo ascoltano con il rispetto che si dedica ad un veterano.

Conti 5,5: prestazione opaca , lo sa anche lui ed esce scuro in volto perchè arrabbiato con se stesso. Non riesce a spingere come sa fare e risulta fragile in copertura, dove raccoglie una ammonizione che lo limita ancor di più nei restanti minuti in cui resta in campo. I lunghi periodi di inattività, portano a questi alti e bassi. Gattuso saprà dosarlo, l’ha confessato pure Conti sulle frequenze di MilanTv. Mi auguro che i detrattori di Rino la smettano di insultarlo perchè spesso gli preferisce Calabria. Oggi avete scoperto il perchè.

Calabria 7: entra al posto di Conti e cambia la musica sulla fascia destra. Il Milan non soffre più da quella parte e inizia addirittura a spingere. Bene Davidino, bene. Continua così.

Musacchio 6: pulito come nelle recenti apparizioni, forma con Alessio Romagnoli una cerniera senza fessure. Nessuna sbavatura e nessuna occasione concessa all’uomo da lui marcato.

Romagnoli 6,5: la senzazione è che gli avversari cerchino di evitare di impantanarsi tra lui e l’argentino, compagno di reparto. Per poco non gli riesce un colpo di tacco alla Mancini che avrebbe portato i ragazzi su un più tranquillo 1-3. Sarebbe stato il giusto premio per il nostro giovane capitano. Peccato, ma c’è sempre il Derby per rifarsi, vero Alessio?

Laxalt 5: passo indietro dopo le ultime incoraggianti prestazioni. Imprecisioni sia in uscita che in copertura. Il Chievo punta quella fascia, come se avesse individuato in lui il punto debole. Dalla sua parte arriva il cross che porta al momentaneo pareggio clivense. Torna ad indossare i panni del cantante Trap, ma è una musica che non mi piace.

Kessié 6,5: assente l’altro bronzo di Riace Bakayoko, rimane il solo in grado di sovrastare fisicamente il centrocampo del Chievo. Ritrova, quasi a sorpresa, una piacevole lucidità che però si esaurisce ogni volta che riesce a raggiungere l’area avversaria. Un po’ come Superman e la criptonite. Sapesse segnare, sarebbe un centrocampista da 90 milioni.

Biglia 7,5: che partita per il nostro Lucas. Punizione chirurgica che si infila dove i ragni tessono la loro tela, esattamente nell’angolino alto. Dimostra di essere tornato in forma e mi smentisce nel momento in cui inizio a temere che non arrivi lucido al 90′. Anzi, finisce in crescendo andando in pressione addirittura nella trequarti avversaria. Bello e utile, non si poteva augurare di meglio al nostro Milan.

Paquetà 5,5: attenzione, attenzione. Prima insufficienza per il brasiliano, da quando è atterrato sul pianeta Milan. Reduce da un tour de force che dura da 18 mesi, non riesce a fare quello che è nel suo repertorio, le magie con i piedi. Non essendo destinato ad essere un giocatore normale, le cose “normali” non gli riescono un granchè.

Calhanoglu 6.5: entra alla grande e pulisce palloni su palloni, alleggerendo la pressione di un Chievo che aveva iniziato ad affacciarsi pericolosamente a ridosso dell’area rossonera. Compie il compito da vera mezzala e con il suo ingresso anche Lucas Biglia ne trae grande beneficio, riuscendo a correre in maniera più intelligente e meno dispendiosa. 

Suso 4: serve davvero insistere su di lui? Serve davvero soffrire sulla corsia di destra per via della sua totale inconsistenza e irritante indolenza? Suda meno di Chiara Ferragni seduta in prima fila alla sfilata di Milano Collezioni e questo non riesco davvero a sopportarlo. Sono da sempre un suo estimatore, ma sappia anche lui che voglio bene a tutti i giocatori che indossano la nostra maglia, ma che al Milan voglio ancora pìù bene. 

Borini sv

Piatek 6,5: non una grande gara da parte del polacco. Lotta per tutta la gara ma guardando la sua prestazione con attenzione diversi  sono stati i movimenti sbagliati che non hanno aiutato i compagni nel servirlo. La ripartenza che ha visto Castillejo servire il difensore clivense è l’esempio di come lui si sia involontariamente nascosco con un movimento, per l’appunto, sbagliato.  Poi capita che una palla caschi dalle sue parti nell’area avversaria e l’odore di polvere da sparo torna ad aleggiare sul campo. Spietato.. 

Castillejo 7: in un Milan inizialmente imbambolato, è l’unico a sembrare tarantolato e utile alla causa. Sappiamo del suo disordine tattico e della sua fisicità da lanciatore di coriandoli. ma ci mette l’anima, coprendo i suoi difetti con tanta corsa, buone idee nelle giocate e con la determinazione che gli permette di volare al terzo piano per colpire la palla che, finendo sui piedi di Piatek, riporta i ragazzi in vantaggio. 

Gattuso 5,5: difficile dare una insufficienza dopo una vittoria. Sofferta? Certo, ma pur sempre una vittoria. Quello che non mi è piaciuto, è stata l’espulsione che avrebbe potuto tranquillamente evitare. Giocavamo con il Chievo ed era il primo tempo di una gara comunque sotto controllo. Poteva evitare di mettere a rischio la sua presenza nel derby di settimana prossima. Ma sappiamo che Chievo o Real Madrid, per Gattuso non fa differenza. Vive tutte le gare con il pathos di un tifoso e su questo deve lavorare. Il non gioco del Milan è sotto gli occhi di tutti, ma anche la classifica che ci vede, al momento, saldamente al terzo posto. La squadra è stanca, ma numericamente al completo. Mi auguro una saggia gestione dei ragazzi, perchè per raggiungere il traguardo Champions, serve proprio non sbagliare nulla, Gattuso compreso.

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