Calciopoli: è tornato a parlarne Leonardo Meani. Lo ha fatto con Piero Giannico all’interno del programma ‘Labirinto’, trasmissione settimanale di approfondimento e inchiesta di Sportitalia.
L’ex addetto agli arbitri del Milan (travolto dallo scandalo di Calciopoli nell’estate 2006 che costò una penalizzazione al club e una condanna a 2 anni e 5 mesi nei suoi confronti da parte della Giustizia sportiva) .
“Il Milan non ha mai fatto nulla e mai voluto né condizionare un risultato né tantomeno avere vantaggi da tradursi in punti sul campionato – ha affermato -. So cosa ho passato personalmente, cosa ha passato la mia famiglia in quella situazione. Poi bisogna tornare a quegli anni quando c’era stile ghigliottina, perché qui a casa mia, nel mio ristorante ad esempio i due ingressi di accesso erano assediati da giornalisti, l’interno presidiato dalla polizia. Ero persona a rischio di incolumità fisica, ho ricevuto anche minacce. Calciopoli è esistita, ma il mostro non era così grande come l’hanno dipinto. Sicuramente si è trattata di un’indagine con delle lacune”.
