Addio alla Roma: lo sfogo di Totti

Durante una diretta Instagram con Toni Francesco Totti è tornato a sfogarsi sul suo addio forzato alla Roma: “Io non volevo smettere, stavo bene fisicamente ed ero libero di testa. Non volevo giocare tutte le partite e non avevo mai imposto niente e a nessuno. Sono stato venticinque anni alla Roma, non sarei mai potuto andare in un’altra squadra per un anno rovinando tutto. Ma non ho dieci anni. Se stavo bene fisicamente e mentalmente e vedevo che durante gli allenamenti potevo ancora far bene”.

“Io non arrivavo secondo a nessuno in allenamento. Sapevo che non avrei potuto giocare tutte le partite, non ero stupido. Ma già solo stando a Trigoria avrei potuto aiutare i giovani, aiutare i compagni, l’allenatore… Poi nei momenti di difficoltà sarei stato a disposizione, anche per giocare venti minuti. Alcune persone dicevano: ‘Decidi tu, fai tutto tu. Se vuoi continuare, continui’, ma poi è arrivato il momento che mi hanno detto ‘Bello mio, mettiti da parte che non ci servi più’. Ci sono rimasto male perché io per la Roma ho dato tutto”.

“Finché è così non entrerò mai dentro Trigoria. Quando accompagno mio figlio agli allenamenti non entro nel centro sportivo. A volte resto in macchina e mi viene da piangere a pensare che dopo trent’anni non posso più entrare dentro Trigoria. Sono stato più lì che a casa. Di amici lì ne ho tanti, e guai a chi me li tocca, se vogliono vedermi escono da Trigoria e mi vengono a salutare. L’unica cosa che mi dispiace è non vedere mio figlio giocare” ha concluso Totti.

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