Virtus Bologna travolta, Sergio Scariolo non si fa illusioni

Il Partizan Belgrado ha annichilito Bologna 90-62

Mai in partita. Si potrebbe riassumere con questa breve considerazione la serata della Virtus Bologna a casa di Zeljko Obradovic, coach del Partizan Belgrado, che ha travolto i felsinei nella quarta giornata di Eurolega.

Un match mai in discussione, dominato dagli slavi sin dalle prime battute, come dimostrano anche i parziali dei quarti: 27-11, 24-21, 18-15 e 21-15. E lo stesso punteggio finale, 90-62, con la gara praticamente già in ghiaccio alla fine del terzo quarto per i padroni di casa.

A fine gara il coach delle ‘Vu Nere’, Sergio Scariolo, ha commentato con grande realismo la prova dei suoi.

“Il gap che è stato creato nel primo quarto ha sostanzialmente determinato la partita. Nei quarti centrali abbiamo giocato, pur con errori, e nell’ultimo quarto purtroppo abbiamo mollato. Il Partizan è stato la squadra migliore stasera, lo accettiamo, e lavoriamo da domani per crescere.
Loro hanno giocato davvero bene, con energia e decisione, e hanno messo in campo una difesa fisica. Noi siamo molto in ritardo nello sviluppo della squadra, e con un giocatore importante fuori come Shengelia poi, ma avremmo dovuto fare meglio. Abbiamo fatto parecchi errori da non ripetere.
Teodosic? Ha saltato tutta la preseason. È rientrato la scorsa settimana, da giugno. Per un giocatore come lui è tanto tempo. Non so dire quando sarà al top della forma, sta già dando buoni minuti comunque. Ma non abbiamo in mente di farlo giocare 30′ a partita. Vogliamo usare il suo altissimo QI cestistico nel modo migliore. Non abbiamo fretta”, ha esordito l’allenatore italiano.

“Obiettivi? Siamo al primo anno di Eurolega dopo tanto tempo. Tutti, da me stesso, alla squadra, ai tifosi alla società, devono capire che l’Eurolega di 15 anni fa non è quella di adesso. È molto più competitiva e fisica. Vogliamo essere nel gruppo di squadre che si giocherà i playoff fino alla fine. Farei fatica a dire 2 squadre che sicuramente saranno fuori, figuriamoci 10. Sarà dura, dobbiamo crescere. La scorsa stagione è stata di attesa per il ritorno in Eurolega, e ci siamo riusciti vincendo l’Eurolega. È una medaglia a due facce, una è bella, l’altra è dura. Sappiamo che ci sarà da soffrire, e combatteremo per dare il meglio”, ha concluso.

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