Nicolò Melli prova a mettere pressione alla Serbia

L’ex Olimpia ha parlato prima della partenza per Belgrado.

Nicolò Melli, neo capitano della nazionale azzurra, ha parlato nell’ultima conferenza stampa prima della partenza per Belgrado, dove l’Italia disputerà il Preolimpico per guadagnarsi la qualificazione a Tokyo 2020.

Melli e compagni dovranno fare a meno dell’ultima partita di preparazione in vista del Preolimpico che si sarebbe dovuta disputare il 24 giugno all’Allianz Cloud contro il Venezuela, annullata a causa di un positivo tra le fila dei sudamericani.

“Intanto devo dire che sto tenendo il ruolo di capitano in attesa che torni Gigi. Devo ammettere che fino al giorno prima non ci pensavo minimamente ad essere capitano. Due anni fa ero uno dei più giovani, oggi ho questo ruolo. Che mi riempie di orgoglio. Purtroppo non avremo una partita di preparazione (quella con il Venezuela, ndr), e il tempo non è tanto. Non siamo i favoriti, ma meglio così, ci giocheremo le nostre carte con il tempo che ci rimane per prepararci” ha detto l’ala.

L’ex Olimpia ha poi raccomandato di pensare a un impegno dopo l’altro: “Ci sono tanti giocatori che hanno accumulato esperienza all’estero, e questo è un plus per noi. Il nostro obiettivo è uscire dal campo sempre a testa alta, e rendere la gente fiera di noi. E per me, aggiungo che il mio obiettivo in azzurro è disputare l’Olimpiade di Los Angeles, come fece mia madre nell’edizione del 1984. I punti deboli della Serbia? Per arrivare alla finale, probabilmente con i padroni di casa, dobbiamo battere tre Nazionali. Dobbiamo individuare prima i loro punti deboli. Quando arriverà la Serbia, ci penseremo”. 

 

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