Gentile: “In Italia si viene odiati e massacrati”

Alessandro Gentile in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha fatto un confronto tra il campionato spagnolo, dove è rinato, e quello italiano: “L’Italia è perdente in tutto: palazzetti, strutture, organizzazione dei club. E poi nell’Acb gli spagnoli giocano davvero, non come in Serie A dove vedere due-tre italiani insieme in un quintetto è diventata un’impresa. Inoltre in Spagna c’è una cultura diversa del tipo, con maggiore rispetto. In Italia esiste l’odio, molti giocatori vengono sistematicamente massacrati. Non lo dico perchè accadeva a me, colpisce un po’tutti”.

Gentile aveva pensato anche al ritiro: “Quando sei a terra hai mille pensieri che ti frullano per la testa, anche di smettere col basket. Mi sono affidato alla mia famiglia, al mio agente Riccardo Sbezzi… mi hanno aiutato a riscoprire l’amore per il gioco. Il basket è la mia vita, oggi posso dire di essere completamente rinato”.

“La voglia di smettere mi è venuta dopo quel periodo. Sono rimasto molto male per come è andata a finire, con l’Olimpia ho avuto un legame emotivo e sentimentale molto intenso, ma ormai è il passato. Ritorno in Italia? Non escludo mai nulla”.

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