Brindisi, Vitucci recrimina sulle percentuali

“Abbiamo sbagliato tiri costruiti abbastanza bene”

Dopo due vittorie consecutive al fotofinish tra campionato ed Europe Cup, arriva la sconfitta per la Happy Casa Brindisi che cade al PalaBigi di Reggio Emilia con il punteggio di 92-78. Un match difficile in cui ha prevalso la buona vena realizzativa dei padroni di casa, al ritorno al successo dopo cinque ko di fila premiati da una serata molto precisa al tiro per la prima vittoria casalinga della stagione.

Il classico quintetto di partenza per la Happy Casa è formato da Bowman-Reed-Burnell-Mezzanotte-Perkins. Capitan Burnell morde subito in difesa propiziando due recuperi nei primi minuti di gioco e Mezzanotte si fa trovare pronto con le specialità della casa: schiacciata e tiro da tre punti per 8 punti consecutivi (14-13 al 5’). Gli attacchi entrano subito in ritmo dando vita a un pirotecnico primo quarto da 27 pari. Il primo break della partita di 8-0 è a favore della Reggiana che al minuto 14’ è sul 37-32. La reazione brindisina parte da Bruno Mascolo che stringe le maglie in difesa e permette ai suoi di correre a campo aperto. Il finale di primo tempo vede i padroni di casa avanti 52-43 grazie all’ottima vena realizzativa di Michele Vitali

Al rientro dagli spogliatoi è sempre l’italiano a trovare con continuità il canestro, e Reggio raggiunge il massimo vantaggio di +16 (71-55) mentre Brindisi prova ad aggrapparsi sulle spalle di Perkins facendo molta fatica in attacco. Si accende all’improvviso Bowman con 7 punti consecutivi, ma la montagna da scalare è troppo ripida. Reggio riprende a correre e non si volta più indietro nell’ultimo quarto.

Queste le dichiarazioni, raccolte dal sito ufficiale della Happy Casa, di Frank Vitucci, coach dei pugliesi, nel post partita: “Sicuramente Reggio ha vinto con merito una partita molto spinta offensivamente alla quale solo nella prima parte abbiamo risposto adeguatamente. Dovevamo far meglio ma non ci siamo riusciti, nel secondo tempo non abbiamo più preso il controllo e siamo stati sempre costretti a inseguire. Anche oggi le percentuali ci penalizzano sbagliando tiri costruiti abbastanza bene nonostante aver preso undici conclusioni in più rispetto ai nostri avversari”.

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