Ceresini punge il vecchio Parma

In casa Parma sono le ore della riflessione. In attesa che, dalla settimana successiva alla partita contro il Bassano, la domenica torni ad essere il giorno dedicato alla partita, la squadra crociata è stata a riposo dopo la seconda sconfitta consecutiva subita ad Ancona.

Gli allenamenti riprenderanno lunedì, ancora guidati da Stefano Morrone, in attesa che la società sciolga il nodo dei successori del duo Minotti-Galassi (si sceglierà una persona sola) e di Gigi Apolloni.

Come detto e ribadito dal vice-presidente Ferrari, il momento di tirare le fila ovviamente si avvicina. La scelta di puntare su Francesco Palmieri come direttore sportivo è ormai chiara, ma l’ex dirigente del Parma è legato da un contratto con il Sassuolo e servono i tempi tecnici per liberarlo. Solo a quel punto si valuterà su chi puntare per la panchina.

Intanto però fanno discutere non solo i tifosi le durissime frasi pronunciate dallo stesso Ferrari, che dopo la gara di Ancona ha di fatto appallottolato i primi 5 mesi di stagione, puntando il dito contro la conduzione del mercato e quella tecnica.

Concetti applauditi da Fulvio Ceresini. L’ex presidente del Parma pre-Tanzi ha postato attraverso la propria pagina fabecook parole di elogio per Ferrari: “In tanti anni di calcio non avevo mai sentito un dirigente avere il coraggio e l’onestà di denunciare pubblicamente il fallimento di un progetto. Questo per me è “biologico”. Non era biologico invece dichiarare che il pareggio di Macerata era un buon punto, e dire ai tifosi di non rompere le palle perché eravamo a tre punti dal primo posto. Questo, sempre per me, era mentire e prendere in giro una intera tifoseria. Bravo Marco Ferrari”.

Parole allusive, ma al contempo di critica tutt’altro che velata verso il progetto dell’era Scala e verso l’intervento “buonista” dell’ex ds Andrea Galassi dopo il pareggio di Macerata.

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