Stefania Belmondo al veleno: “Senza i dopati sarei ancora in testa io”

Stefania Belmondo al veleno

Arianna Fontana, con l’oro di lunedì, ha raggiunto Stefania Belmondo a quota dieci medaglie olimpiche.

“Non mi ricordavo nemmeno di essere ancora prima in questa classifica – dice a La Stampa l’ex fuoriclasse del fondo -: l’ho realizzato solo ora e il primo pensiero sono i complimenti ad Arianna, il secondo è decisamente meno felice. Brutte sensazioni, non ho potuto evitare di chiedermi se senza tutti quei dopati in circolazione ai miei tempi avrei vinto di più. Due medaglie sono arrivate postume, una due giorni dopo e l’altra due anni dopo, la numero dieci. Per fortuna era un bronzo”.

“Ho guardato quel pacchetto con un moto di furia – aggiunge la piemontese -. Avrei voluto avere davanti la persona che mi aveva negato quella gioia, poi ho pensato alla canadese a cui per posta è arrivato l’oro e ho aperto. Altra stizza, le medaglie a quei Giochi stavano in una bella scatola di radica, a me è stata spedita in una busta di nylon con un biglietto appiccicato sopra: complimenti signora Belmondo”.

“Tifo per Arianna, tifo perché possa restare da sola in cima. Lei mi piace, è cocciuta, tosta, fa uno sport diversissimo dal mio, ma a certi livelli il sacrificio è sempre uguale. Lei ribelle io il contrario, buttavo giù” chiosa la Belmondo.

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