
Il veterano dello sci azzurro ha deciso di tornare al più presto in Italia dopo la tragica scomparsa del compagno di Nazionale.
“Sono andato fuori di testa, non riesco neanche a dormire”. La tragica morte di Matteo Franzoso nel corso degli allenamenti della Nazionale di sci alpino in Cile ha sconvolto Christof Innerhofer, che ha deciso di fare rientro in Italia. Parlando con ‘La Repubblica’, l’atleta azzurro ha raccontato il suo stato d’animo, definendosi devastato da quanto accaduto.
“La prima notte ho camminato fino alle 4 del mattino, la seconda sono rimasto in palestra per sfogarmi. Sono distrutto. Non mi interessa rimanere qui, vado a casa” ha spiegato Innerhofer, che ha tra l’altro raccontato di essere stato derubato, fra le altre cose, del passaporto, il che lo ha costretto a un passaggio dall’ambasciata italiana in Cile prima di organizzare il rientro.
“Torno a casa – ha ribadito il 40enne sciatore in forza al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle -. Non mi interessa allenarmi, non potrei farlo. Non ho le forze, come faccio a pensare a sciare? I risultati contano zero in confronto alla vita perduta. Voglio andare al funerale di Matteo, cercare nel mio piccolo di stare vicino alla sua famiglia”.
Matteo Franzoso è scomparso lunedì, a due giorni dalla drammatica caduta avvenuta in allenamento a La Parva, località a una cinquantina di chilometri di distanza dalla capitale cilena, Santiago. Fatale all’atleta azzurro, che il 16 settembre avrebbe compiuto appena 26 anni, l’edema cerebrale procuratogli dal trauma cranico, a seguito della caduta in allenamento.