Il fuoriclasse elvetico centra il suo terzo successo stagionale nella discesa sulla Birds of Prey, mentre l'Azzurro si tiene il sesto posto
Non poteva iniziare meglio la stagione olimpica di Marco Odermatt che ha centrato la sua terza vittoria in tre diverse discipline. Al momento l’unico passo falso del fuoriclasse svizzero è arrivato nel gigante di Copper Mountain, quando è stato eliminato nella prima manche dopo la caduta a metà gara. Nella prima discesa stagionale, sulla Birds of Prey di Beaver Creek, l’elvetico si è immediatamente riscattato sciando meglio di tutti il tratto tecnico, chiudendo con il tempo di 1’29″84, e 30 centesimi di vantaggio sull’americano Ryan Cochran-Siegle. Al terzo posto si installa il norvegese Adrian Sejersted, ma staccato già di 69 centesimi.
Dominik Paris è il migliore degli azzurri con il sesto posto a 92 centesimi, lasciati tutti all’imbocco del muro, mentre gli altri parziali erano a livello dei migliori della classifica. Paris sulla Birds of Prey vanta un solo risultato a podio: il terzo posto nel superG del 2018. “Un sesto posto come prima gara può andare bene – ha detto Paris -, soprattutto su una pista dove non mi sono mai sentito a mio agio. Il distacco è un po’ alto, ma ho fatto un errore a inizio muro, altrimenti avrei potuto essere molto più vicino ai primi. E’ stato un primo confronto, dove si sono viste le forze in campo. Io non sono lontano e tra poco arriveremo in Europa, con piste e nevi diverse. Staremo a vedere”.
Su una pista con traguardo alzato di 400 metri (100 di dislivello), la parte tecnica ha assunto ancor più significato. 14/o posto per Florian Schieder, a 1″47 da Odermatt. “Fino a metà è andata bene – ha detto Schieder -, poi ho sbagliato, sono andato basso e non sono riuscito a portare via tutta la velocità. Peccato perché in prova ero riuscito a fare bene per tutto il percorso. Un inizio di stagione discreto, comunque, sul quale si può lavorare”. Mattia Casse accusa 1″89 di svantaggi ma chiude al 23/o posto, mentre fa una buona prova Giovanni Franzoni, con il pettorale 48, che chiude con 2″28 di distacco e il 29/o posto finale. Guglielmo Bosca torna sulla pista dove si infortunò lo scorso anno con una prova attenta a 2″44 dal leader, appena fuori dai punti. Nicolò Molteni termina a 2″68, Benjamin Alliod chiude a 2″75, Christof Innerhofer a 2″79.