Il 33enne norvegese ieri a Copper Mountain è tornato alle gare dopo 684 giorni di assenza in seguito alla terribile caduta di Wengen.
Era il 13 gennaio 2024 e Aleksander Aamodt Kilde, all’ultima curva della discesa di Wengen, a causa di un errore nella esse immediatamente precedente, finisce violentemente contro le protezioni. Nell’impatto si procura una lussazione alla spalla e se i soccorsi non fossero stati tempestivi avrebbe anche rischiato di morire dissanguato, come era successo in prova nel 1991 nello stesso punto all’austriaco Gernot Reinstadler, perché gli sci che si sono staccati gli hanno procurato un taglio al polpaccio. Un infortunio gravissimo e che oltretutto avrebbe anche potuto finire in tragedia, ma per fortuna così non è stato.
Da quel momento però per il norvegese comincia un lunghissimo calvario, con ripetuti interventi chirurgici soprattutto a causa di un’infezione alla spalla nel luglio del 2024. Ma ieri, finalmente, dopo 684 giorni di assenza, nel superG di Copper Mountain è finalmente tornato alle gare di Coppa del Mondo con un ventiquattresimo posto che è un ottimo punto di partenza in vista del prosieguo della stagione, che prevede come appuntamento clou i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. E ad applaudirlo al traguardo c’era la sua fidanzata Mikaela Shiffrin, la più grande sciatrice di tutti i tempi, che nel weekend sarà impegnata nel gigante e nello slalom sulle nevi della località del Colorado.
“È davvero bello, un vero e proprio sogno affrontare questa gara. Avevo così tanti scenari in mente, ma non avrei mai immaginato che sarebbe stato così meraviglioso e intenso“, ha dichiarato Kilde a ORF. “Ero molto nervosa oggi, è stato semplicemente uno sforzo enorme da parte di Aleksander e di tutta la sua squadra. Conosco quella sensazione, quando ti senti pronto ma non sai cosa succederà. Sono super orgogliosa di lui”, gli ha fatto eco una Shiffrin in lacrime per la gioia. Per la cronaca, la gara è stata vinta dal dominatore del Circo Bianco, lo svizzero Marco Odermatt, felicissimo per il ritorno di un grande rivale ma allo stesso tempo grande amico.
Aleksander Aamodt Kilde è nato il 21 settembre 1992, ha quindi compiuto 33 anni da poco più di due mesi. Il suo palmares è ricchissimo: specialista delle gare veloci che non disdegna qualche partecipazione in gigante, specialità nella quale peraltro ha esordito nel Circo Bianco nel 2012, con quella di ieri ha disputato 219 gare di Coppa del Mondo vincendone 21 finendo altre 27 volte sul podio. Si è portato a casa la Coppa generale nel 2020, quella di discesa nel 2022 e nel 2023 e quella di superG nel 2016 e nel 2022. Ai Mondiali ha vinto due argenti, entrambi nel 2023 in discesa e in superG, mentre alle Olimpiadi nel 2022 ha conquistato un argento in combinata e un bronzo in superG.