
Serata piovosissima a Losanna (Svizzera) per la tredicesima tappa della Wanda Diamond League
Serata piovosissima a Losanna (Svizzera) per la tredicesima tappa della Wanda Diamond League. Leonardo Fabbri riesce a centrare la qualificazione per la finale del circuito dei diamanti in programma il 27-28 agosto a Zurigo: è secondo nel peso con 21,77 sulla pedana bagnata, battuto soltanto dallo statunitense Joe Kovacs (22,04). Decimo con 19,77 l’altro azzurro Zane Weir. Quarta piazza nei 110 ostacoli per Lorenzo Simonelli che nonostante la pioggia riesce a esprimersi in 13.21 (+0.3) a tre centesimi dallo stagionale. Condizioni impossibili per il salto in lungo, disputato su una pedana totalmente allagata: Mattia Furlani salta 7,60 (-0.1) nella gara vinta dall’uzbeko Anvar Anvarov in 7,84 (-0.3), e con il sesto posto si assicura la partecipazione alla Wanda Diamond League Final della prossima settimana. Tra i risultati principali del meeting l’eccellente 9.87 (-0.3) del giamaicano Oblique Seville nei 100 metri e l’1:55.69 della britannica Keely Hodgkinson negli 800.
La pedana è bagnata ma Leonardo Fabbri (Aeronautica) riesce a interpretarla nella cinquantesima edizione di Athletissima: al quarto lancio arriva il 21,77 che lo porta momentaneamente in testa, superato al quinto turno dallo statunitense Joe Kovacs (22,04) che mantiene il comando anche nella finale a tre. Seconda piazza, proprio come domenica scorsa a Chorzow: il vice campione del mondo del peso guadagna i punti utili per qualificarsi alla finale della prossima settimana a Zurigo, dove proverà a difendere il titolo di Diamond League Champion conquistato lo scorso anno a Bruxelles, e tiene alle spalle alcuni di principali rivali per le medaglie mondiali di Tokyo come lo statunitense Adrian Piperi (21,49), il neozelandese Tom Walsh (21,47), gli altri Usa Roger Steen (21,28) e Payton Otterdahl (21,24). Decima piazza per Zane Weir (Fiamme Gialle) con 19,77. “Devo imparare a gestire ancora meglio queste situazioni, Kovacs è più esperto – le parole di Fabbri – l’importante era prendersi Zurigo, non potevo mancare: ora bisogna alzare la media dei lanci per trovare la ‘punta’ a Tokyo”.
Molto positiva la prova di Lorenzo Simonelli (Esercito) che riscatta la prestazione di quattro giorni fa in Polonia. Sotto la pioggia battente della Pontaise parte bene, tocca il quinto ostacolo ma senza pagare conseguenze e spinge fino in fondo: ne esce un quarto posto in 13.21 (+0.3) a tre centesimi dallo stagionale, risultato prezioso se ottenuto in condizioni del genere. “Soddisfatto ma non del tutto – commenta – ho sensazioni migliori del tempo che ho corso oggi. Per Tokyo c’è ottimismo”. Tripletta Usa con Cordell Tinch (12.98), Jamal Britt (13.13) e Trey Cunningham (13.19). Battuti dal romano gli europei Just Kwaou-Mathey (Francia, 13.25) e Jason Joseph (Svizzera, 13.28).
Pedana completamente inondata, l’asse di battuta è un lago e diventa una ‘fontana’ a ogni stacco: condizioni proibitive nel salto in lungo e c’è poco, pochissimo da rischiare quando mancano tre settimane ai Mondiali di Tokyo. Cerca comunque di andare avanti il campione del mondo indoor Mattia Furlani (Fiamme Oro) mentre altri rinunciano per precauzione: “Volevo mettermi in gioco perché sono in condizione – osserva l’azzurro – È stata una giornata impossibile per tutti. C’è da salvare giusto il primo salto che era nullo di poco. Guardiamo il lato positivo, si parte per Zurigo e si cerca il Diamante”. Anche 7,55 e 7,51 negli altri salti validi di Furlani (sesto), in una serata che non può offrire più del 7,84 dell’uzbeko Anvar Anvarov, del 7,72 dello svizzero Simon Ehammer e del 7,71 del giamaicano Tajay Gayle.