Il campione di atletica paralimpica sarà a Bruxelles in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Carlo Calcagni, atleta della Nazionale italiana di atletica paralimpica, campione del mondo e medagliato in diverse discipline a livello nazionale e internazionale, sarà ospite del Parlamento Europeo a Bruxelles in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il prossimo mercoledì 3 dicembre. Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito italiano, vittima del dovere, ferito e mutilato in servizio, Carlo Calcagni porterà, su invito dell’eurodeputata (nonché ex atleta della Nazionale di sci alpino) Lara Magoni la sua testimonianza nel contesto dell’evento “Oltre l’Ostacolo: Storie di Talento”, un appuntamento dedicato al valore della resilienza, del merito e della forza di chi trasforma la sofferenza in una nuova possibilità.
L’intervento di Calcagni si terrà nella Sala Spaak 7C50 e, da programma, rappresenta uno dei momenti centrali dell’iniziativa, volta a dare voce a chi ha scelto di non arrendersi nonostante le difficoltà. Nel suo messaggio, Calcagni ricorderà che nessun essere umano dovrebbe essere definito o classificato da una parola come “disabilità”, una visione maturata, come egli stesso spiega, da ventitré anni di lotta quotidiana contro una malattia, cronica, degenerativa e irreversibile, con sclerosi e Parkinson, concentrandosi sul valore della diversità non come limite, ma come ricchezza da riconoscere e tutelare.
Calcagni, nel suo intervento, si concentrerà anche su quello che definisce “muro di carta”, cioè “quel sistema burocratico e istituzionale che troppo spesso umilia, rallenta o abbandona chi ha servito lo Stato con dedizione e sacrificio”. Un appello diretto in un contesto di rilevanza internazionale, per far sì che anche l’Unione Europea si faccia promotrice di una nuova cultura del rispetto, della giustizia e della dignità. La presenza di Carlo Calcagni al Parlamento Europeo non vuole dunque essere una testimonianza fine a se stessa, ma la somma di tutto ciò che accade nel corso della vita e che porta al motto che contraddistingue il modo di intendere la vita dello stesso Colonnello: “Mai arrendersi, nonostante tutto e tutti, costi quel che costi”.