
La mezzofondista trentina è la prima donna italiana a conquistare due medaglie nella stessa edizione di un Mondiale
Dopo la storica doppietta ai Mondiali di atletica di Tokyo (argento nei 10000 metri e bronzo nei 5000), Nadia Battocletti ha rilasciato una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Vedo tante fotografie e video – ha esordito -: ammetto che le immagini che più emozionano sono quelle che, con la medaglia al collo, mi ritraggono insieme alla mia famiglia”.
Nella finale dei 5000 metri l’Azzurra era in testa a circa 500 metri dal traguardo, ma non ha creduto di poter vincere: “L’azione era di qualità, ma le gambe appesantite dalla fatica dei 10.000 e dal caldo umido”.
“In assoluto è bello essere Nadia Battocletti – ha aggiunto -, in gara un po’ meno, perché si fa fatica e serve tanta forza di volontà. Ma ho confermato a me stessa che tipo di atleta sono. In passato non ho avuto un’alta considerazione di me, ora so di essere forte. Dietro a questi risultati ci sono delle rinunce e dei no: ne vale la pena”.
La mezzofondista trentina è entrata nella leggenda a Tokyo: è la prima donna italiana a vincere due medaglie in una rassegna iridata: “L’obiettivo era salire sul podio. Ci sono riuscita due volte: impossibile chiedere di più”.
Sul legame con la capitale giapponese: “A partire dal 7° posto nei 5000 dei Giochi 2021, mi porta fortuna. Dopo un paio di viaggi per questioni di sponsor nel 2023, in maggio, quattro mesi fa, in un circuito intorno allo stadio, ho realizzato il primato europeo dei 5 km su strada e ora ho vinto le due medaglie mondiali. Più di così…”
Ora un po’ di vacanze: “Mi aspettano tre settimane di vacanza: Gianluca, il mio fidanzato, che sulla via del ritorno starà due giorni ad Abu Dhabi con mamma, ha finito le ferie. Non so che cosa farò. Giovedì sarò in università”.
“Assisterò alla sessione dell’esame orale di geotecnica, l’ultimo che mi manca. Conto di darlo a inizio novembre e poi di laurearmi in ingegneria edile tra giugno e luglio 2026 con una tesi sull’architettura sostenibile in legno” ha concluso Battocletti.