
Serata esaltante per l’atletica azzurra con tre medaglie d’oro e un bronzo alle Universiadi di Bochum, in Germania
Serata esaltante per l’atletica azzurra con tre medaglie d’oro e un bronzo alle Universiadi di Bochum, in Germania. Tre successi tutti al femminile: la prima a festeggiare è Alice Muraro che si prende ancora il titolo nei 400 ostacoli per la seconda edizione consecutiva, due anni dopo quello di Chengdu, a suon di record personale. La vicentina con 54.60 toglie tredici centesimi al suo primato della scorsa stagione, realizzato in semifinale agli Europei di Roma, consolida il terzo posto nelle liste italiane di sempre e timbra anche lo standard per i prossimi Mondiali di Tokyo (13-21 settembre) fissato a 54.65. Una gara dominata dalla 24enne dell’Aeronautica che entra in testa sull’ultimo rettilineo scavando poi un divario sempre più ampio tra sé e le avversarie: oltre un secondo di vantaggio nei confronti dell’argento di Michelle Smith (Isole Vergini, 55.65), bronzo all’ungherese Sara Mato (55.92). È il quarto oro di fila per l’Italia in questa specialità nella serie iniziata con la doppietta di Ayomide Folorunso, a segno nel 2017 a Taipei e nel 2019 a Napoli.
Negli 800 metri Eloisa Coiro si laurea campionessa mondiale universitaria in 1:59.84. Partiva da favorita e in pista si muove nel migliore dei modi, con lucidità, uscendo al momento giusto: la romana delle Fiamme Azzurre nell’ultima curva riesce a lanciare la sua progressione, affianca la spagnola Daniela Garcia (poi bronzo con 2:00.12) e sorpassa anche la svizzera Veronica Vancardo (argento in 2:00.08) prima di tagliare il traguardo a braccia alzate. In una stagione che l’ha già vista scendere a 1:58.64 dopo aver sfiorato il podio agli Europei indoor (quarta ad Apeldoorn), oltre a contribuire al trionfo dell’Italia agli Europei a squadre (terza negli 800 di Madrid), nell’albo d’oro delle Universiadi raccoglie l’eredità dell’altra azzurra Laura Pellicoro che aveva vinto nel 2023.
Il terzo oro porta la firma di Vittoria Fontana con un’entusiasmante rimonta nei 200 metri: 22.79 (+0.1) il crono per migliorarsi di diciotto centesimi dopo tre anni superando la svizzera Léonie Pointet, sconfitta in 22.81. C’è tutta la grinta e la voglia di riemergere della sprinter dei Carabinieri nella volata finale in cui si lascia alle spalle i problemi fisici che l’hanno frenata nelle scorse due stagioni. Talento giovanile (campionessa europea U20 dei 100 nel 2019) e già primatista italiana della 4×100, adesso la varesina dimostra di essere tornata più forte di prima e diventa la quarta azzurra di ogni epoca sulla distanza. Un risultato di spessore non solo a livello individuale, ma in prospettiva anche per la staffetta in vista dei Mondiali. Sfiora la medaglia Dalia Kaddari (Fiamme Oro), quarta in 23.04 ad appena un centesimo dal bronzo della spagnola Esperança Cladera (23.03). Nel turno intermedio, due ore e mezza prima, le azzurre si erano aggiudicate la propria semifinale: Fontana 23.22 (-1.4) e Kaddari 23.38 (-1.5). Per la terza volta l’Italia conquista il titolo nei 200 femminili in questa rassegna dopo Giuseppina Leone nel 1959 e Irene Siragusa nel 2017.
È sul podio Riccardo Ferrara (Carabinieri), bronzo nel peso con il lancio a 19,91 che lo aveva proiettato al comando nel quarto turno della gara. Poi il calabrese torna al terzo posto, scavalcato al quinto round dal cinese Xing Jialiang (20,08 per l’argento) e all’ultimo anche dal sudafricano Aiden Smith che agguanta l’oro con 20,25. Sesto nell’alto Manuel Lando (Aeronautica) con 2,20 alla seconda prova, tre errori invece a 2,23 sbagliando di poco all’ultimo tentativo. Nella sessione mattutina della quarta giornata, qualificato per la finale del giavellotto Giovanni Frattini (Carabinieri, 74,97). Il vento da +2.5 spinge Elena Carraro (Fiamme Gialle) al 12.90 della batteria nei 100 ostacoli: è semifinale con il secondo tempo complessivo.