Paolo Bertolucci: “Il forfait di Jannik Sinner a Roma doloroso ma necessario”

Paolo Bertolucci: “Il forfait di Jannik Sinner a Roma doloroso ma necessario”

Sulla Gazzetta dello Sport Paolo Bertolucci, uno degli uomini simbolo del nostro tennis, ha scritto il suo consueto editoriale parlando stavolta dellinfortunio all’anca che ha colpito Jannik Sinner, provocandone il ritiro dal Masters 1000 di Madrid e facendogli dare forfait agli Internazionali d’Italia del Foro Italico a Roma che stanno ormai per niziare. Ecco il pensiero e le parole di Bertolucci.

“È un sacrificio sicuramente doloroso, ma assolutamente necessario, la rinuncia di Jannik Sinner a Roma. Lo sport ad alto livello è vero che regala gioie ed emozioni impagabili, uniche, però sa essere anche molto crudele. Il tennis, ma direi lo sport italiano in generale, ci stava preparando ormai da mesi ad accogliere a braccia aperte e a seguire passo dopo passo le gesta di Sinner al Foro Italico, tutto era pronto ma purtroppo non si erano fatti i conti con il destino. A Montecarlo avevo visto che c’erano problemi all’anca per Jannik, ma pensavo che fossero soprattutto dovuti alle tante partite giocate nei primi mesi, soprattutto negli ultimi due tornei sul cemento”.

Sappiamo quanto possa essere pericolosa questa superficie, e pensavo sinceramente che il giocatore avrebbe saltato Madrid, avrebbe sfruttato questo periodo per fare un richiamo fisico in vista degli appuntamenti di Roma, Parigi e di tutta la programmazione dell’estate. Quando poi invece sono uscite le sue prime dichiarazioni, nelle quali affermava di andare a Madrid per giocare qualche partita e sciogliersi dal duro lavoro effettuato, ho pensato che avrebbe potuto essere anche la giusta soluzione, ma in particolare mi sono sentito sollevato perché la sua partecipazione a Madrid mi aveva fatto credere che i problemi all’anca di Sinner fossero stati risolti.

“A Madrid invece ho rivisto lo stesso linguaggio del corpo del nostro campione, la stessa “camminata” innaturale che non era lineare come al solito e che avevo notato a Montecarlo. Per questo motivo mi ero anche espresso con qualche dubbio in telecronaca in merito al completo recupero del giocatore e non ero rimasto assolutamente sorpreso dalla notizia del suo forfeit alla vigilia dei quarti di finale contro Aliassime. La dura battaglia sostenuta contro Khachanov il giorno prima evidentemente aveva lasciato un segno piuttosto profondo nel fisico di Sinner. E i tre-quattro giorni di riposo previsti prima della partenza di domenica per Roma mi erano sembrati sinceramente molto ottimistici. Avevo esternato questi dubbi, però non volevo assolutamente passare per menagramo e ho evitato di calcare la mano sull’argomento. Ho comunque assolutamente evitato i toni trionfalistici che leggevo sui giornali, pur senza mettere minimamente in dubbio la sua partecipazione agli Internazionali di Roma. È ovvio che questa rinuncia è la peggior notizia che ci poteva capitare: Jannik è il nostro uomo di punta, non averlo al via nel torneo più importante d’Italia è un colpo durissimo, una botta difficile da digerire, ma evidentemente il suo problema necessita di un periodo di riposo”.

“La speranza è poterlo avere a questo punto in buona condizione al Roland Garros. Il ragazzo ha soltanto 22 anni, capisco il suo desiderio di voler giocare in tutti gli appuntamenti dell’anno, ma la salute adesso viene prima di tutto. Perdere 15 giorni, se non un mese, alla sua età non sarebbe una tragedia: Roma, Parigi e altri tornei importantissimi li potrà giocare tante volte, ma l’esigenza primaria è risolvere del tutto il problema fisico e presentarsi al prossimo appuntamento soltanto ed esclusivamente se sarà al 100 per 100, altrimenti sarà meglio fermarsi alcune settimane piuttosto che ricadere nel problema e dover rinunciare a una parte ben più consistente della stagione. Jannik, purtroppo, non è l’unico big che non ci sarà a Roma: mancherà anche Carlos Alcaraz, che dopo la trasferta americana aveva saltato Montecarlo e Barcellona ma ha forzato il rientro pur di essere presente nella sua Madrid e adesso pure lui è di nuovo fermo. In questo senso Jannik tragga lezioni da ciò che sta accadendo al suo amico-rivale spagnolo”.

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