Tokyo 2020, Di Costanzo: “Sono un predestinato”

Di Costanzo felice e incredulo

L’Italia del canottaggio ha dimostrato di essere più forte della avversità poiché con un quattro senza rimaneggiato all’ultimo momento, a causa di una positività da Covid-19, ha conquistato una strepitosa medaglia di bronzo alle spalle di Australia, oro, e Romania, argento. Tutto si è svolto in pochissime ore: questa mattina alle sei è arrivato il risultato del test che decretava la positività di Bruno Rosetti, il numero tre della barca, e quindi il direttore tecnico Francesco Cattaneo ha deciso di sostituirlo con Marco Di Costanzo capovoga del due senza che, di lì a poco, avrebbe dovuto disputare la semifinale.

“Dopo questa medaglia, un abbraccio va a Bruno, e un altro ancora più grande va a Giovanni – ha detto Di Costanzo -. Probabilmente ho qualche santo in paradiso, sono un predestinato, si vede che dovevo avere questa occasione. È stata una mattina di grandi emozioni. Mi ha svegliato una telefonata di Andrea Coppola alle 6 per dirmi di prepararmi ad una finale olimpica. Ho mantenuto la freddezza necessaria, ma ero davvero eccitato all’idea di salire in barca con questi ragazzi straordinari. Venendo alla gara, in partenza non eravamo da subito nelle prime posizioni, ma è stato a metà percorso che ho capito che ce la avremmo fatta. È lì che mi sono sentito di avere la medaglia in tasca, eravamo entrati in un giro troppo veloce, la barca andava e non c’era niente che potesse buttarci giù dal podio, dovevamo solo giocarci il colore della medaglia. Alla fine il colore è quello del bronzo per via della collisione con la Gran Bretagna, ma comunque ora sono contento così. Sento di aver preso il 100% di ciò per il quale ho sudato negli ultimi anni, in Nazionale così come nelle Fiamme Oro che ringrazio per il costante supporto, e per cui ero venuto qui a gareggiare”.

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