Matteo Berrettini: la confessione sui tornei del Grande Slam

Le parole di Matteo Berrettini dopo la vittoria su Humbert

Matteo Berrettini ha parlato al termine della vittoria al primo turno degli Us Open su Ugo Humbert, sconfitto in tre set (6-4 6-2 6-2). “Mi voglio godere ogni singolo momento in questo torneo e non pensare molto a quello che succederà – ha dichiarato il tennista romano – E’ molto importante avere concentrazione su quello che sto facendo, specie quando sto giocando. Sapevo che sarebbe stata una partita complessa di esordio contro un giocatore top 30”.

“Negli Slam diamo tutti un po’ di più – ha confessato Matteo – poi bisognava adattarsi alle condizioni. Durante la partita sono riuscito a rispondere a tutte le domande e a tutti i dubbi che potevo avere, quindi sono contento perché sono stato solido nei momenti in cui dovevo tenere e aggressivo quando dovevo metterlo sotto, sono felice di questa prestazione”.

“Pensavo di non pensare: cercavo di farmi seguire dall’istinto, soprattutto contro giocatori come lui che mi offrono palle molto tese specie dalla parte del rovescio se stai tanto a pensare poi dopo perdi l’attimo giusto. Mi dicevo: ‘mena dove ti senti, poi pensiamo a guadagnare campo’. Nei miei momenti migliori le cose venivano istantaneamente perché c’era un lavoro dietro. Con il pensiero si arriva all’istinto e sto facendo un grande lavoro su questo. Sto ritrovando buone sensazioni e i giusti meccanismi, sto riconoscendo anche le percezioni che ho avuto in passato. La vita è sempre diversa, adesso affronto questo periodo con pochi match con più vissuto alle spalle. Devo stare nel momento, senza stare a rincorrere continuamente: gioco una partita, ne gioco un’altra e mano a mano costruire qualcosa. Ogni tanto devo fermarmi e guardare allo specchio: è il mio settimo US Open, mi sto divertendo, nonostante tutte le mazzate che ho ricevuto sono ancora qui“.

“La vittoria del titolo Slam sarebbe la vittoria di uno Slam anche se fosse 2 su 3. Credo che però il Major perderebbe un po’ di fascino se le partite si accorciassero: le partite più belle e più emozionanti che ho giocato sono quelle 3 su 5 e questi sono i match che rendono questo sport ancora più speciale. Non mi pongo limiti per questo torneo: sono sereno e posso fare qualsiasi cosa. Ho vissuto dei momenti in cui non mi piaceva fare la professione che faccio e adesso che sto ritrovando questo feeling per me è importante godermi tutte le sensazioni” ha concluso l’azzurro.

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