
"È la cosa più vicina alla perfezione che abbia mai visto, almeno da giocatore che affronta un altro giocatore".
“È la cosa più vicina alla perfezione che abbia mai visto, almeno da giocatore che affronta un altro giocatore”. Così Casper Ruud ha commentato la prestazione di Jannik Sinner che l’ha annichilito 60 61 dopo 64 minuti, nella semifinale più a senso unico in un Masters 1000 dal 1990, quando questa categoria di tornei è stata introdotta in calendario. “Nei primi quattro game ho commesso forse un paio di errori gratuiti con il dritto, ma tutto quello che è uscito dalla sua racchetta, in quei game e per tutto il match, sembrava andare a più di cento all’ora. E’ impressionante” ha detto Ruud, primo Top 10 a vincere non più di un game in un match dalle Nitto ATP Finals 2018.
Non è solo il punteggio a far parlare di una partita praticamente perfetta di Sinner, che ha dato subito una chiara indicazione delle due intenzioni: ha infatti vinto 16 dei primi 18 punti giocati. Tennis Viz, che elabora i dati ATP raccolti da Tennis Data Innovations, ha indicato in 9.62 la qualità della prestazione complessiva di Jannik contro Ruud, su una scala da 1 a 10. E’ il valore più alto raggiunto da un giocatore tra 2024 e 2025 fino ad oggi.
Se si guarda al solo 2025, un altro italiano è al secondo posto, Matteo Berrettini, che ha raggiunto una valutazione di 9.29 contro Gael Monfils a Dubai.
Nel corso del match ha vinto l’86% di punti in cui si è trovato in posizione d’attacco e il 48% di quelli in cui è stato costretto in difesa. Il norvegese non ha mai individuato il modo per contrastare la superiorità totale del numero 1 del mondo. La qualità dei colpi di Sinner, che l’algoritmo ottiene tenendo in considerazione parametri come ampiezza, profondità, altezza, impatto sull’avversario, ha raggiunto livelli di eccellenza: 8.2 al servizio, 8.8 in risposta, 9.3 con il diritto, 9.4 con il rovescio. Tutto questo contro un avversario che, in termini di colpi, non ha fatto male, anzi.
Quello a cui Sinner sta abituando i suoi tifosi è un eccezionale connubio tra la velocità e il controllo. Contro Ruud ha messo in campo 78 diritti su 85 e 75 rovesci su 80. Ma non si può dire abbia cercato di giocare un tennis percentuale o che sia limitato ad attendere l’errore. I suoi diritti viaggiavano in media a 130 kmh, i suoi rovesci a 123, con un evidente gap rispetto alle velocità medie che riusciva a raggiungere il norvegese, di fatto impotente. Si spiega anche così la nettissima superiorità di Sinner soprattutto negli scambi durati più di cinque colpi. Con queste velocità medie, mettere l’avversario in condizioni di non nuocere, chiuderlo all’angolo, è oggettivamente più semplice.
Ma c’è un elemento che ci offre con ancora più chiarezza il quadro della superiorità di Sinner contro Ruud. Ed è il confronto “Sinner contro Sinner”, ovvero il paragone con i suoi standard medi nelle ultime 52 settimane (in arancione nel grafico). L’efficacia negli scambi da fondo, e nel passare dalla difesa al contrattacco fino a vincere il punto (48%), insieme al 32% di punti giocati in attacco, danno la misura di un giocatore totalmente a suo agio in tutte le zone del campo. Un giocatore praticamente perfetto.