Gli italiani vogliono lavorare in Ferrari

Ferrari considerata come datore di lavoro più ambito in Italia.

Tra chi ha lavorato di meno e chi di più, chi è stato messo in cassa integrazione e chi purtroppo ha perso il posto, il Covid19 ha cambiato concretamente le condizioni di lavoro del 49% dei dipendenti italiani. Ma, ancora di più, ha rimesso in discussione valori e significato del lavoro stesso. Sebbene cresca la paura di perdere il posto (che oggi è reale per un lavoratore su tre) e aumenti la fedeltà alle aziende che hanno sostenuto il personale durante la pandemia, ben il 21% dei dipendenti ha in previsione di cambiare lavoro entro i prossimi 6 mesi. E nell’anno dell’emergenza sanitaria e dello smart working di massa, gli italiani cercano nel datore di lavoro ideale prima di tutto conciliazione tra vita privata e professionale, atmosfera di lavoro piacevole, insieme a un buon stipendio. Il 51% di chi ha continuato a lavorare durante l’emergenza lo ha fatto da remoto e lo smart working è certamente destinato a restare: 4 dipendenti su 10 sono interessati a lavorare con modalità agili. 

È quanto emerge dalla ricerca del Randstad Employer Brand 2021, che ha incoronato Ferrari come datore di lavoro più ambito in Italia, sulla base della più completa e rappresentativa indagine globale sull’employer branding. Condotta da Randstad su oltre 190.000 persone in 34 Paesi del mondo, con quasi 6500 aziende analizzate in modo indipendente (nessuna si può iscrivere volontariamente per partecipare), la ricerca misura il livello di attrattività delle aziende come datori di lavoro percepita dall’opinione pubblica. In Italia sono state intervistate 6.581 persone di età compresa tra 18 e 65 anni, per indagare i fattori determinanti nella scelta del datore di lavoro ideale, oltre che l’impatto del Covid19 sui lavoratori. 

“Di fronte all’emergenza sanitaria e l’esplosione del lavoro da remoto, gli italiani chiedono ai loro datori di lavoro soprattutto conciliazione vita-lavoro e un clima aziendale sereno e produttivo, evidenziando una rinnovata attenzione alla salute e al benessere che non passa solo dalla sicurezza, ma anche da relazioni umane, coinvolgimento e identificazione, alla ricerca di una nuova normalità a livello professionale – commenta Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia -. Ancora di più oggi, l’employer branding è un fattore cruciale per la competitività delle aziende, determinante per attrarre e trattenere i migliori talenti. Il 50% dei candidati non lavorerebbe anche in caso di aumento per un datore di lavoro con una cattiva reputazione e le imprese con un employer brand forte hanno tempi di assunzione 1-2 volte più veloci. Comprendere il divario tra i desideri dei lavoratori e la percezione del proprio brand offre alle aziende informazioni preziose per costruire la migliore Employee Value Proposition”.

Con il 74,3% di italiani che la indicano come datore di lavoro ideale, Ferrari è il vincitore del Randstad Employer Brand 2021. Dai risultati del sondaggio, la casa di Maranello è in assoluto la più attrattiva in Italia, ma anche quella che – secondo la percezione degli italiani – offrirebbe le migliori condizioni per work-life balance, atmosfera di lavoro piacevole, retribuzione & benefits, sicurezza del posto di lavoro, reputazione del brand, posizionandosi al primo posto in questi specifici fattori. 

“Questo premio conferma la vicinanza degli italiani a Ferrari e riconosce il nostro impegno per un ambiente di lavoro dove ciascuno possa esprimere la sua passione, creatività e talento – ha commentato Michele Antoniazzi, Chief Human Resources di Ferrari –. Formazione, inclusione e benessere sono i temi su cui attualmente siamo più focalizzati, oltre a quelli emersi nella ricerca. Ne sono esempi recenti il programma “Back on Track”, che ha consentito di far ripartire in sicurezza l’attività produttiva nel difficile contesto della pandemia, la certificazione della parità salariale fra donne e uomini ottenuta lo scorso anno e le crescenti opportunità formative per le nostre persone”. 

Il settore in cui gli italiani preferirebbero lavorare è quello dei media, seguito dall’automotive e dei servizi di spedizione. Poi ancora, nei beni di largo consumo, nell’industria aeronautica, nell’ICT, nell’elettronica, nel farmaceutico, nell’eCommerce e nel manifatturiero. 

 

 

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