Ventura al Toro? Per Cairo è questione di habitat

Il presidente del Torino Urbano Cairo ha concesso una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ per fare il punto sul rush finale del campionato che vede il Torino in piena corsa per un posto in Europa League, nonostante la sconfitta contro il Bologna prima della sosta: “Agli obiettivi ci si arriva attraverso le prestazioni, la qualità, lo spirito di gruppo, la volontà, la continuità e la ferocia agonistica.
Contro il Bologna abbiamo perso una bella occasione, un blackout, ma contro Inter e Atalanta abbiamo mostrato di saper fare bene anche contro squadre forti. Adesso però non possiamo più sbagliare, spero che come sempre accade le squadre di Mazzarri si esaltino nel finale di stagione”.

Tra i temi caldi della stagione il tormentato rapporto con gli arbitri, ma anche le voci sul possibile addio del ds Petrachi con ritorno di Ventura nel ruolo di direttore tecnico.

Cairo dribbla le polemiche e poi scherza…: “Nella prima parte del campionato abbiamo sicuramente subito dei torti pesanti, riconosciuti da tutti, ma ho fiducia nella classe arbitrale e nel Var”.

“Petrachi ha un contratto fino al 2020, quindi siamo già coperti. Ventura? Non so da dove esca questa voce, è del tutto priva di fondamento. Tutti sanno quanto lo stimi, ma il passato è passato e non ho mai pensato a un suo ritorno o coinvolgimento in un ruolo dirigenziale. Sa come si dice in dialetto milanese? Ofelè fa el to mesté…, cioè ‘Pasticciere, fai il tuo mestiere’… So che Ventura ha voglia di campo, di allenare una squadra tutti i giorni, quello è il suo habitat e sono certo troverà presto l’opportunità di dimostrare ancora le sue qualità in panchina. Vuole bene al Torino e noi a lui, ma escludo ritorni”.

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