E' lungo l'elenco di calciatori tedeschi sbarcati in serie A e protagonisti di grandi stagioni come di figure meno memorabili. Ed è l'Inter ad avere la migliore tradizione.
Numero 10 dei nerazzurri campioni d'Italia nella stagione record di Trapattoni fu infatti un campionissimo teutonico come Lothar Matthaeus.
Terzino sinistro di quella formidabile squadra era Andreas Brehme, divenuto eroe nazionale a Italia '90 dopo aver trasformato il rigore che all'Olimpico rese la Germania Ovest campione del mondo.
Un anno dopo arrivò in nerazzurro anche Jurgen Klinsmann, che in seguito avrebbe giocato anche per la Sampdoria.
Decisamente peggio andò a Lukas Podolski, oggetto misterioso della Beneamata dal gennaio al giugno del 2015.
Negli anni '80, invece, centravanti del Biscione era il leggendario Karl-Heinz Rummenigge. Meno fortunata l'esperienza di Hansi Muller, cordialmente detestato dal collega di reparto Beccalossi.
Transitò in nerazzurro anche un futuro Pallone d'Oro come Matthias Sammer. Per lui una stagione a Milano (tutt'altro che memorabile) nel 1992-'93.
In quegli anni giocavano in Italia altri grandi campioni. Uno dei migliori vestiva la maglia della Roma ed era Rudi Voeller, poi tornato nel 2004-2005 come allenatore.
Esperienza in giallorosso, ma anche alla Juventus, per il talentuoso Thomas Haessler. In precedenza nella Capitale era sbarcato (dal Verona) Thomas Berthold.
Oltre a Haessler nei primi anni '90 la Vecchia Signora poteva vantare un trittico di calciatori tedeschi: erano Andreas Moeller, Jurgen Kohler e Stefan Reuter.
Tra gli artefici dello storico scudetto del 1985, il Verona poteva vantare Hans-Peter Briegel, formidabile sia sulla fascia che in posizione centrale. Avrebbe poi giocato anche per la Sampdoria.
Scartato dall'Inter, si fece conoscere all'Ascoli ed esplose all'Udinese, diventando capocannoniere. Già uomo del 'Golden Gol' per la Germania a Euro '96, Oliver Bierhoff regalò uno scudetto al Milan.
Decisamente peggio andò a due suoi compagni di Nazionale: tanto per Jens Lehmann quanto per Christian Ziege soltanto brutti ricordi in rossonero.
Il tedesco più famoso della storia del Milan resta però probabilmente Karl-Heinz Schnellinger: fu l'uomo dell'1-1 che costrinse ai supplementari Italia e Germania Ovest nel 4-3 di Messico 1970.
Tedesco di successo in Italia negli anni '60 fu anche Helmut Haller, con la maglia del Bologna (uno scudetto) prima e quella della Juventus (due scudetti) poi.
Altro panzer tedesco transitato dall'Udinese fu Carsten Jancker. Ma la sua esperienza in Friuli fu decisamente più opaca rispetto a quella di Bierhoff, nonostante un palmarès di tutto rispetto.
Il tedesco di maggiore qualità visto in Italia negli ultimi anni è Miroslav Klose, divenuto idolo dei tifosi della Lazio vent'anni dopo Karl-Heinz Riedle e capocannoniere dei Mondiali all-time.
Più difficoltà per Mario Gomez: bomber implacabile al Bayern Monaco, alla Fiorentina si è rotto un ginocchio e, una volta tornato in campo, si è inceppato.
In viola fu sfortunato anche Stefan Effenberg: investito dei gradi di capitano, retrocesse clamorosamente in serie B con la squadra allenata da Aldo Agroppi.
Fiorentina infelice anche per Marko Marin, acquisto flop dell'estate 2014 per il club gigliato.
A rinverdire la tradizione la Juventus, che nell'estate 2015 ha messo sotto contratto Sami Khedira, bi-campione del mondo (con Germania e Real Madrid). Cercando anche Gotze e Draxler.