Wilson deluso da Felipe Anderson

Passionedelcalcio.it ha intervistato Pino Wilson, l’ex capitano della Lazio campione d’Italia nella stagione 1973-74, che sarà ospite martedì 22 marzo nel format Football Outside the Box. Uno sguardo ai biancazzurri in campionato e Europa League, con qualche aneddoto curioso
 
Si può fare un paragone tra la sua squadra e quella di oggi?
 
Assolutamente no. Non c’è alcun punto di contatto.
 
Che somiglianze e differenze ci sono tra lei e Nesta, visto che siete i capitani dei due scudetti biancocelesti?
 
Alessandro è un grande calciatore. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Ci unisce il tempismo pur avendo due fisicità diverse.
 
Un aneddoto su Giorgio Chinaglia?
 
Un ricordo divertente risale al ritiro prima di InterNapoli. In un mercato ortofrutticolo, caricando troppo peso, era cascato sulle varie ceste di frutta, facendoci scoppiare in una fragorosa risata.
 
Qual era la dote umana e professionale che più le piaceva di lui?
 
Giorgio era un istintivo, ma anche nei momenti d’ira sapeva ritornare sui suoi passi e chiedere scusa. In campo quello che mi ha sempre colpito era il modo di proporsi. E’ l’uomo che più di tutti ha fatto cambiare volto al tifoso laziale, portandolo ad essere orgoglioso della maglia biancoceleste.
 
La Lazio passerà in Europa League? Non crede doveva osare di più all’andata contro lo Sparta Praga?
 
Sì, col senno di poi avrebbe dovuto osare di più, ma non ho alcun elemento per credere che non passerà. Sono fiducioso perché mi è piaciuto l’atteggiamento. Alla lunga il maggiore spessore è venuto e verrà fuori.
 
Quali sono i motivi del flop in campionato? Chi l’ ha delusa di più?
 
Il problema principale è stata la presunzione di poter giocare con gli stessi 11 giocatori per tutto il campionato. Gli infortuni di Biglia e De Vrij hanno pesato e sono mancate le seconde linee. Non c’è un centravanti che possa sostituire Klose. A livello di individualità quello che mi ha deluso maggiormente è sicuramente Anderson, perché da un campione ci si aspetta molto di più. Quando entra in campo sembra ci stia facendo un favore.
 
Chi vede nel suo ruolo in Nazionale per il prossimo Europeo?
 
Conte ha fatto un buon lavoro, anche se avrei preferito avesse la mente sgombra e non proiettata già al Chelsea. Se penso ad un fuoriclasse della Nazionale dico Bonucci.
 
Il ricordo più bello della sua carriera?
 
Il giorno dell’esordio perché è il premio di ciò che hai costruito passo dopo passo. In quel momento il sogno di giocare in serie A, cullato fin da bambino, è finalmente realizzato.
 
Che rapporto ha con Guido De Angelis, fondatore di Lazialità?
 
Di reciproca stima. Purtroppo non ci frequentiamo per via dei rispettivi impegni.
 
Cosa si aspetta da Football Outside the Box?
 
Sono molto contento dell’invito. Sarà una serata bella e ben fatta data la meticolosità con la quale la state portando avanti. Vi mando il mio in bocca al lupo per l’organizzazione e vi ringrazio per avermi scelto.

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