
“Di nomi ce ne sono tantissimi, quello che mi preme è che non sia seduto al tavolo, non deve essersi presentato alle elezioni di gennaio, deve essere fuori dalle singole componenti e riconosciuto come una persona che vuole partecipare al cambiamento”. E’ questo l’identikit tracciato da Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, del futuro numero uno di via Allegri.
“Si auspicava una velocità di reazione diversa – spiega al termine dell’assemblea generale del sindacato a Milano – Il commissariamento sta trovando più ostacoli del previsto. Quando finirà il commissariamento ci confronteremo con le altre componenti sapendo che una quadra andrà trovata. Il fatto che non ci sia una governance funzionante nella Lega A la dice lunga sul fatto che il commissariamento non risolva tutti i problemi. Bisogna che tutte le componenti facciano passi avanti per trovare punti in comune e trovare un nuovo presidente”.
Tommasi si e’ poi soffermato sullo scudetto: “La forza della Juve sta nella sua consapevolezza e nei suoi mezzi. Era la squadra da battere e così si è dimostrata. Nel momento in cui sembrava esserci uno spiraglio per il Napoli, la Juve ha fatto la differenza specialmente dal punto di vista mentale”.