Signori carica la Lazio

Nel giorno del suo 48° compleanno il sito passionedelcalcio.it ha intervistato uno degli uomini simbolo dei colori biancocelesti, capocannoniere per tre stagioni consecutive (‘92-‘93, ‘93-‘94, ‘94-‘95) con la squadra che lo ha consacrato grande campione. Uno sguardo al nostro campionato e alla Nazionale, qualche ricordo sul Mondiale ‘94 e su Baggio
 
La Lazio quest’anno che limiti ha?
 
La Lazio non ha limiti quando gioca come sa. Ha avuto solo un momento di calo, ma è in fase di ripresa. Il tallone d’Achille sono stati i tanti infortuni.
 
Domani sera affronterà il Galatasaray, è ottimista?
 
Sì, sarà la svolta morale in uno stadio difficile.
 
Tra Juve e Napoli chi la spunterà? Il terzo posto di chi è appannaggio?
 
Sia per il primo che per il terzo posto la vedo dura fino alla fine. E’ lotta aperta. Saranno determinanti gli scontri diretti. La Juve sicuramente ha dimostrato di essere in forma e di avere un grande equilibrio.
 
In che giocatore si rivede?
 
E’difficile trovare qualcuno che mi assomiglia visto che sono anche mancino. Pepito Rossi aveva le mie caratteristiche ma non ha reso come poteva a causa degli infortuni.
 
Che coppia d’attacco vede titolare in azzurro?
 
Prevarrà, come ha detto Conte, chi gioca titolare in campionato. Non è detto però, per esempio Zaza e Pellè potranno dire la loro. L’Europeo dura un mese e la differenza, perciò, la farà la condizione fisica.
 
Che ricordo ha del Mondiale ‘94?
 
Molto positivo. Secondo me un giocatore per dirsi completo deve disputare almeno un Mondiale. Purtroppo rimane il rammarico per non aver approfittato in finale di un Brasile tra i peggiori di sempre.
 
E di Baggio?
 
Cosa si può dire di uno come lui. Parlavamo la stessa lingua. Poi domani è anche il suo compleanno (sorride, ndr).
 
Qual è l’allenatore e il compagno di squadra con cui si è trovato meglio?
 
Da Zeman a Mazzone, mi sono trovato bene con tutti. Ho avuto problemi solo con Eriksson. I compagni di squadra sono stati determinanti allo stesso modo, perché sono loro che mi hanno permesso di fare 188 gol.
 
Un episodio in carriera che le è rimasto particolarmente nel cuore?
 
Sicuramente la protesta dei tifosi laziali che, scesi in piazza per contestare l’annuncio che diede Cragnotti della mia cessione al Parma, interruppero di fatto ogni trattativa (era l’11 giugno 1995, ndr).
 
E cosa vorrebbe dire nel giorno del suo compleanno ai tifosi laziali che tanto la amano e le hanno dimostrato in termini di affetto?
 
Che sono fiero di aver indossato questa maglia e che se sono rimasto quell’anno è solo grazie a loro.

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