Napoli, Di Lorenzo schietto sullo scudetto: “Tutto nelle nostre mani”

Il capitano del club azzurro non si è nascosto sullo scudetto a quattro giornate dal termine della Serie A

Giovanni Di Lorenzo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio CRC. “Sei anni a Napoli sono tanti – ha esordito -. È bello, qui sto bene con la mia famiglia: in questi 6 anni è successo un po’ di tutto. Due anni fa abbiamo vinto lo scudetto e mai avrei immaginato di essere capitano di un titolo come Maradona. Ogni giorno cerco di meritarmela e di rappresentare al meglio la società e la squadra”.

Nella prossima giornata di Serie A il Napoli sfiderà il Lecce: “Ci tengo a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, è stata una notizia che ci ha toccato. È una persona che conoscevo, l’ho incontrato anche nelle categorie inferiori. Sulla partita, invece, affrontiamo una squadra che ha bisogno di punti. Mi aspetto una squadra che lotta per la salvezza, per la tragedia accaduta ci sarà un ambiente particolare. Prepareremo la partita per cercare di continuare il nostro percorso e dare il massimo per questa maglia”.

Il capitano degli azzurri è sincero sullo scudetto: “Sappiamo di dover dare tutto, è un punto cui non pensavamo neppure di arrivare. Sappiamo che sarà difficile, ma è nelle nostre mani e cercheremo di dare il massimo in queste quattro partite per vedere dove arriveremo”.

“Quando abbiamo capito di poter lottare per il titolo? Non c’è stato un momento preciso, partita dopo partita sembrava una cosa lontana ma ci siamo messi lì a pensare a dare il massimo per la maglia e per i tifosi: ora siamo ad un punto dove dobbiamo fare l’ultimo passo, dobbiamo continuare a lottare come fatto in questi mesi. Non c’è però una partita precisa, anche se durante l’anno siamo stati spesso primi e quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso, ma perchè te lo meriti. Il gruppo ha sempre pensato ad una partita per volta, ci crede e farà di tutto per raggiungere l’obiettivo”.

Chiosa sul futuro: “È ancora lontano, però stiamo bene in questa città: le mie bambine sono napoletane a tutti gli effetti, ho comprato casa qui e sarò legato per sempre a Napoli, al popolo napoletano. Anche il murales visto poche settimane fa è qualcosa che resterà sempre della città, penso ad un futuro in cui le mie figlie vengono qui e vedono il murales: questa cosa mi emoziona”.

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