
La strategia di Inzaghi con nove cambi contro il Verona è chiara: preservare l'Inter per la sfida decisiva con il Barcellona.
L’Inter si prepara a vivere sei giorni decisivi per la sua stagione e Simone Inzaghi ha già tracciato la rotta: massima rotazione in campionato per arrivare con energie fresche alla sfida di ritorno con il Barcellona. Contro il Verona, sabato 3 maggio a San Siro alle 20:45, il tecnico nerazzurro rivoluzionerà l’undici titolare rispetto al match del Montjuïc: ben nove cambi in vista, con Sommer e Bisseck unici confermati.
Il peso del ritorno europeo, dove l’Inter dovrà obbligatoriamente vincere per qualificarsi, impone scelte drastiche. E Inzaghi, squalificato per la sfida contro l’Hellas, affiderà la gestione della gara al vice Farris. La priorità è chiara: preservare le energie dei titolari, provati dalla battaglia contro i blaugrana e chiamati a un nuovo sforzo colossale contro i talenti di Xavi, in particolare l’imprendibile Lamine Yamal.
La difesa sarà affidata a De Vrij, Darmian e Carlos Augusto, mentre sulle corsie laterali si scalda Zalewski. In mezzo, con Calhanoglu squalificato, spazio ad Asllani e Frattesi, con Zielinski pronto a ritrovare una maglia da titolare dopo due mesi. In attacco, escluso Lautaro per infortunio e con Thuram in gestione, toccherà con ogni probabilità a due tra Arnautovic, Correa e Taremi. L’iraniano, in crescita, potrebbe guadagnarsi minuti anche in ottica Champions.
Il turnover profondo è una scelta quasi obbligata, ma Inzaghi resta attento al risultato del Napoli, che gioca prima dell’Inter: se gli azzurri inciampassero contro il Lecce, il sogno scudetto – seppur difficile – tornerebbe matematicamente in corsa. A quel punto, qualche titolare in più potrebbe essere schierato. Ma l’obiettivo principale è chiaro: superare il Barcellona. Tutto il resto è secondario.