Igor Tudor guarda oltre l’emergenza della Juventus e avverte il Como

Articolo di Marco Enzo Venturini

Con Bremer, Cabal, Zhegrova, Miretti e Conceicao non disponibili, Igor Tudor vuole una Juventus vincente anche se dovesse cambiare modulo.

Igor Tudor vuole rivedere una Juventus vincente, dopo il rallentamento delle ultime settimane. I bianconeri sono però alle prese con diversi, importanti infortuni, con il tecnico che ammette di poter anche considerare una rivoluzione tattica a partire dal cambio di schema. L’importante, però, è battere il comunque molto insidioso Como.

“Gioco da quattro o cinque anni con il 3-4-3 – ha ricordato Tudor in conferenza stampa, parlando dell’ipotesi di passare alla difesa a quattro -. Ma si possono fare anche altre cose. Ogni opzione è aperta, anche perché dobbiamo far fronte a problematiche come le assenze di Bremer e Cabal. Sarà poi impossibile che Zhegrova sia della partita, mentre per Conceicao è molto difficile. Miretti tornerà in gruppo lunedì, penso”.

“La squadra non è mai uguale a se stessa, è un organismo che cambia in continuazione – ha poi spiegato Tudor -. Ci sono dettagli che incidono, come il fatto di giocare una volta alla settimana o tre. E ovviamente altri aspetti come gli infortuni, che possono cambiare la squadra in modo positivo o negativo. Ma tutti i discorsi spariscono di fronte al fatto che noi siamo la Juventus, e quindi dobbiamo vincere. Se non ci riesci, tutto il resto conta davvero poco. E questo aspetto è sia la parte più bella che quella più difficile per un allenatore”.

“Il Como è una finta piccola, quindi domani sarà una partita complicata – ha ricordato Tudor -. Fabregas ha scelto personalmente tutti i giocatori, e questo aspetto è molto importante per il loro club. Abbiamo grande rispetto per loro, ma vogliamo giocare la nostra partita. E il cambio del modulo potrebbe esserci come non esserci. Parlo raramente di questi aspetti, credo sia giusto così”.

Giornalista iscritto all'Albo dei Pubblicisti della Lombardia, ha iniziato la sua collaborazione con Sportal.it nel 2012 intervallandola con altre importanti esperienze in ambito sportivo e non solo. Laureato in Scienze Giuridiche, ha scritto di politica, economia, ambiente e legge. Ma calcio, F1 e wrestling restano la sua isola felice.

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