Serie A: ancora tutto aperto a tre giornate dal termine

Serie A: ancora tutto aperto

A tre giornate dalla conclusione del campionato la Serie A 2021/22 si sta confermando come una delle più incerte degli ultimi anni. Se in alto la sfida per il titolo è ormai un discorso tra Milan e Inter, separate da appena due punti, anche in coda il discorso è ben lontano dal chiudersi, con Genoa, Salernitana e Cagliari in piena lotta per un unico posto che garantirà la permanenza nella massima serie. Per non parlare della qualificazione alle prossime coppe europee, con Lazio e Roma che veleggiano a pari punti, inseguite da Fiorentina e Atalanta, entrambe ancora con delle residue speranze di entrare in Europa la prossima stagione. La terzultima giornata di campionato potrebbe quindi darci delle importanti indicazioni sui verdetti che ci attendono, e sarà ovviamente possibile seguirla qui con risultati, statistiche e commenti in tempo reale. 

La lotta per il titolo

In vetta alla classifica il Milan sarà impegnato in una trasferta che evoca ai rossoneri infausti ricordi: a Verona il diavolo ha infatti perso ben due scudetti. Il primo nel 1973, quando venne sconfitto al Bentegodi per 5 a 3 permettendo il sorpasso decisivo della Juventus nell’ultima giornata di campionato. In quell’occasione nacque la “fatal Verona“, il cui format ebbe una clamorosa riedizione nel 1990: nella penultima giornata di quella stagione il Milan di Sacchi venne sconfitto per 2 a 1 dagli scaligeri, favorendo il sorpasso del Napoli verso il suo secondo scudetto. Questa volta la gara contro i gialloblu arriva alla terzultima giornata, con un Milan reduce da una striscia di tre successi consecutivi, l’ultimo dei quali conquistato in casa domenica contro la Fiorentina grazie a un gol di Leao nel finale. Il Milan non perde in campionato dal 17 gennaio, quando venne sorpreso in casa dallo Spezia; a seguire sono arrivati solo risultati utili, ben tredici, suddivisi in cinque pareggi e otto vittorie. La nota più positiva di quest’ultimo periodo viene senza dubbio dalla difesa, con l’eccezionale statistica di un solo gol concesso nelle ultime otto giornate. Ciò che preoccupa invece è l’andamento con le cosiddette squadre di media e bassa e classifica: se escludiamo quello con la Juventus, i pareggi ottenuti recentemente dai rossoneri sono arrivati contro formazioni quali Torino, Bologna e Salernitana, e questo in vista della gara del Bentegodi può destare qualche preoccupazione. A ciò va poi aggiunto il buon stato di forma mostrato dal Verona nelle ultime settimane: se consideriamo gli ultimi tre mesi, i gialloblu hanno perso solamente due degli undici incontri disputati (contro Inter e Napoli), e in casa hanno vinto ben quattro delle ultime gare.  

Se il Milan è atteso da una gara che può riservare grandi insidie, sembra all’apparenza più abbordabile l’impegno che attende l’Inter: i nerazzurri ospiteranno a San Siro l’Empoli. Gli uomini di Inzaghi vengono dal faticoso successo ottenuto a Udine, utile a riportare serenità all’ambiente dopo la sconfitta di Bologna, propiziata dalla clamorosa papera di Radu. Escludendo la trasferta del Dall’Ara, lo stato di forma dell’Inter è indiscutibilmente buono: dopo quel periodo di appannamento che aveva contraddistinto il mese di febbraio dei nerazzurri, Barella e compagni tra marzo e aprile hanno raccolto due pareggi e sei successi, con in mezzo il successo sui cugini in Coppa Italia per 3 a 0, quest’ultimo utile non solo per la conquista della finale, ma anche dal punto di vista del morale e della pressione posta sui diretti avversari per lo scudetto. A San Siro arriva un Empoli sottotono, il cui unico risultato positivo del 2022 è stata la clamorosa vittoria in rimonta sul Napoli per 3 a 2. Dopo una prima parte di stagione molto positiva, i toscani si sono cullati sulla salvezza conquistata con cospicuo anticipo, inanellando una serie di risultati negativi alternati a diversi pareggi che hanno permesso loro di smuovere lentamente la classifica. A San Siro arriva quindi un Empoli che non ha più nulla da chiedere al campionato, ma all’Inter sarà richiesta ovviamente la massima attenzione. La sfida a distanza tra Milan e Inter abbraccerà tutto il week-end: se l’Inter giocherà venerdì sera, per il Milan occorrerà attendere la sfida serale di domenica. 

Europa League e Conference League

In mezzo alla lotta per il titolo potremmo però goderci la sfida per un posto in Europa, che vede Roma e Lazio a braccetto in classifica con 59 punti ciascuna e, distanziate ad appena tre punti, Fiorentina e Atalanta. Quattro squadre per tre posti, due in Europa e uno in Conference League. Le romane sono sicuramente favorite per la qualificazione alla UEL, ma nel wee-kend avranno entrambe due incontro complicati, specialmente i giallorossi. 

Gli uomini di Mourinho saranno impegnati a Firenze, e si presenteranno reduci dal pareggio a reti bianche ottenuto all’Olimpico contro il Bologna. Per la Roma non è un momento eccezionale: dopo una bella serie di vittorie tra campionato ed Europa League le ultime settimane hanno visto Zaniolo e compagni ottenere appena due punti nelle ultime tre gare di campionato con in mezzo il pari di Leicester in Conference, ed è presumibile pensare che la testa sarà già alla gara di ritorno, dove andranno a cercare una finale che per la Roma potrebbe significare, finalmente, tornare a dare l’assalto a un titolo europeo, che ancora manca nella bacheca di Trigoria. Molto peggio si presenta però la Fiorentina, proveniente da tre sconfitte consecutive – quattro considerando la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus – e dimostrano di essere arrivati a questo finale di campionato decisamente sottotono. Un solo gol segnato a fronte di ben sette subiti negli ultimi tre turni sono un ulteriore segnale che alla squadra di Italiano sembrano essere rimaste poche risorse fisiche e mentali per affrontare le ultime giornate. 

La Roma dovrà comunque prestare molta attenzione, così come la Lazio, il cui prossimo avversario – la Sampdoria – non ha ancora conquistato la salvezza matematica, ed è quindi alla ricerca di punti importanti per garantirsi la permanenza nella massima serie. I biancocelesti vengono dal successo sullo Spezia per 4 a 3, che ha interrotto un’astinenza di vittorie che durava da due turni. All’Olimpico il successo manca dal 2 aprile – sul Sassuolo – a seguito del quale sono arrivati i pareggi contro il Torino e la sconfitta contro il Milan. Ma prendendo in considerazione i risultati stagionali della Sampdoria fuori casa chi dovrebbe preoccuparsi maggiormente dovrebbero essere proprio i blucerchiati: nel 2022 la squadra di Giampaolo hanno vinto un solo incontro lontano da Marassi – a Venezia – racimolando appena un punto a Verona e collezionando ben sette sconfitte. 

Le romane hanno quindi, nel rush finale verso l’Europa, un piccolo tesoretto da difendere, e se la Fiorentina dovrà cercare di vincere lo scontro diretto con la Roma per restare in corsa, a Bergamo vogliono salvare la peggior stagione degli ultimi anni centrando un posto nelle prossime coppe. L’Atalanta affronterà lo Spezia, che così come la Sampdoria, non ha ancora guadagnato la matematica certezza di restare in Serie A. E’ vero che il vantaggio sulla terzultima, la Salernitana, è di sette punti, ma i campani devono ancora recuperare l’incontro con l’Udinese, e un eventuale successo degli uomini di Nicola mescolerebbe le carte. L’Atalanta sta vivendo un finale di stagione complicato, ma dopo tre sconfitte consecutive e l’eliminazione dall’Europa League, sono arrivati altrettanti risultati utili con un successo e due pareggi. Il problema resta però la difesa, i nerazzurri prendono infatti almeno una rete da otto incontri di fila. Difficile capire cosa aspettarsi da Spezia-Atalanta, di sicuro c’è che lo stato di forma dei liguri non è il massimo, come testimoniano le tre sconfitte consecutive con ben otto reti al passivo. 

Salvezza

Anche in coda la situazione è piuttosto complicata. Se al Venezia serve un miracolo, Genoa, Salernitana e Cagliari sono in piena lotta per evitare gli ultimi due posti che condannerebbero alla retrocessione in Serie B. Il match sul quale puntare gli occhi è senza dubbio Salernitana-Cagliari, al quale i campani potrebbero in teoria presentarsi con un punto di vantaggio nei confronti dei sardi: tutto sta in cosa succederà nel recupero infrasettimanale con l’Udinese. Certo è che i granata stanno disputando un finale di stagione eccellente, con tre successi e un pari esterno nelle ultime quattro partite disputate. Di tutt’altra caratura invece gli ultimi mesi del Cagliari: tra marzo e aprile i sardi hanno collezionato ben sette sconfitte su otto incontri, in mezzo l’unico successo, ottenuto sul Sassuolo alla Unipol Domus. Questa striscia di risultati negativi ha portato la dirigenza cagliaritana a optare per il cambio in panchina, con Walter Mazzarri che ha fatto spazio all’ex difensore rossoblu Alessandro Agostini, alla guida della squadra nelle restanti giornate di campionato, con la sperenza e l’obiettivo di salvare una formazione in evidente difficoltà. 

Ancora più complicata è la situazione del Genoa, distante tre punti dal quartultimo posto del Cagliari e che, reduce dalla sconfitta nel derby, si prepara ad accogliere a Marassi la Juventus. Con l’arrivo di Blessin i liguri hanno inizialmente inanellato una serie di risultati utili che avevano ridato speranza all’ambiente, ma le ultime cinque giornate hanno visto i rossoblu sconfitti per quattro volte. L’unica eccezione è stata la vittoria in extremis sul Cagliari, che ha ridato momentaneamente un pizzico di fiduca alla squadra. La sconfitta contro la Sampdoria ha poi riportato sulla terra l’umore in casa Genoa, la cui salvezza è appesa non solo ai propri risultati ma anche a quelli delle dirette avversarie. In tre a giocarsi un solo posto disponibile per salvarsi: se per lo scudetto e per l’Europa sono ancora in corso grandi sfide, anche in zona retrocessione di certo non ci si annoia.

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