Sarri ritrova la sua Juventus

Appena due settimane dopo la sconfitta contro il Lione che aveva fatto scattare addirittura dubbi sulla permanenza immediata di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus i bianconeri si rialzano battendo l’Inter e ritrovando la vetta della classifica.

Le parole del tecnico dei campioni d’Italia ai microfoni di ‘Sky Sport‘ sono opposte a quelle del post-Champions…: “E’ una vittoria importante, ma in questo momento in teoria ci sono ancora 12 partite da giocare, quindi il percorso da fare è ancora lungo. La Juve di stasera si avvicina a quello che voglio io: per energia molto di più, per qualità di gioco mi è piaciuta molto la Juve tra il primo e il secondo gol. Dopo l’1-0 siamo andati in fiducia e abbiamo fatto 20 minuti ad alto livello e loro forse sono andati in sfiducia. Abbiamo concesso pochissime palle gol ad una squadra pericolosa come l’Inter”.

Decisivo l’ingresso di Dybala: “Siamo andati a scegliere dei giocatori che in allenamento in questo momento ci mostrano un livello energetico, sia a livello mentale che nervoso, alto. Partire con Cuadrado alto ci lasciava poi fuori Dybala e Douglas, quindi senza una soluzione più difensiva. La carta Dybala era importantissimo giocarsela nel momento decisivo della partita”.

E a proposito di quel “in teoria ci sono ancora 12 partite da giocare”, Sarri non si sottrae ad un parere, sincero, sull’emergenza-Coronavirus: “Se c’è una categoria di persone che a me fa paura sono i tuttologi. Io faccio l’allenatore e posso parlare di argomenti che girano attorno al calcio. Qui si entra in argomenti in cui la mia conoscenza è troppo limitata per avere un’idea precisa di cosa sarebbe giusto fare. L’unica cosa che mi sono domandato oggi è se sia giusto togliere due ore di divertimento e di svago alle persone che sono bloccate in casa e far rischiare qualcosa a tutti gli addetti ai lavori. Non lo so perché non sono in grado di valutare i rischi reali, quelli li possono valutare solo le persone che hanno competenza. Io quanto sia il rischio reale non lo so”.

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