San Marino subisce un tiro al bersaglio in Austria: 10-0

Articolo di Aldo Seghedoni

Per i padroni di casa la vittoria più larga nella loro storia.

San Marino, nelle Qualificazioni ai Mondiali FIFA 2026, si presenta in un impianto storico ed importante qual è l’Ernst Happel Stadion, teatro delle partite più importanti dell’Austria. Che prende a pallonate i rivali: 10-0.

I padroni di casa recepiscono il messaggio e partono in quarta: al medesimo minuto Sabitzer libera il mancino dal limite dell’area, incocciando sulla base esterna del palo. San Marino non resta a guardare e replica con l’attacco alla profondità di Nanni, che scatta in posizione regolare alle spalle di Alaba – ma deve fare i conti con la rapidità di Danso, che lo contiene. Due minuti più tardi, l’Austria piazza un uno-due doloroso: Schmid sblocca il risultato con un cross a rientrare dal vertice che – dopo aver battuto a terra – si insacca senza deviazioni. All’8’ è invece l’attesissimo Arnautović ad incornare il raddoppio, al termine di una veloce ripartenza. Tre minuti più tardi si fanno vedere i Titani: cross dall’esterno di Tosi per l’inserimento di Contadini, a centimetri dalla deviazione vincente sotto porto. Di lì a poco, i padroni di casa infilano una terza volta la porta di Colombo con Gregoritsch – ma il VAR interviene per rilevare un millimetrico fuorigioco che invalida la rete.

Poco dopo il quarto d’ora Posch mastica col destro in piena area di rigore. Il laterale del Como è nuovamente ben posizionato al 20’, coordinandosi però poco efficacemente sul fendente di Prass. I ragazzi di Cevoli non rinunciano ad attaccare ed a metà frazione ripartono quattro contro quattro, affidando il pallone a Berardi che punta e salta Danso. Il suo cross dal lato corto dell’area è deviato dallo stesso centrale del Tottenham in calcio d’angolo – respinto dalla difesa. Sul lato opposto è decisamente più decisivo in assistenza Posch, che sbuca alle spalle di Tosi e crossa al centro dove Gregoritsch imbuca il 3-0 sottomisura.

Corre la mezz’ora quando il VAR è chiamato nuovamente in causa: stavolta per certificare la regolarità della rete di Posch, inizialmente annullata dall’assistente. Di lì a Schmid colpisce in maniera rocambolesca la faccia superiore della traversa, prima di incassare l’intervento da tergo di Berardi che vale al sammarinese un’ammonizione. L’attaccante non figurava tra gli otto diffidati convocati da Cevoli per questa partita. Torna a tabellino invece Posch, appostato sul secondo palo sul corner deviato di tesa da Danso. L’Austria continua ad imprimere un ritmo forsennato alla partita, trovando anche il 6-0 con Laimer al termine di una grande azione verticale. Un attimo prima del duplice fischio, Nanni si libera a centro area su cross di Lazzari: la sua zuccata ha la forza giusta, ma non è abbastanza angolata per sorprendere Pentz.

In avvio di ripresa c’è Valli Casadei per Lazzari, ma anche la doppietta di Arnautović – a segno sottomisura dopo 90” su perfetta assistenza di Schimid. Due minuti più tardi l’Austria si vede assegnare un calcio di rigore molto generoso sul contatto Prass-Contadini: il VAR chiama Frid all’on-field review che induce il direttore di gara a tornare sui suoi passi.

Alla ripresa del gioco San Marino si produce in una splendida azione in verticale che porta ad un calcio di punizione dalla trequarti: Capicchioni va a centro area, dove il pallone schizza sul mancino di Berardi che spara alto di un soffio. Stessi protagonisti un minuto dopo, quando il diagonale del sammarinese viene deviato in corner da Danso. Al 57’ anche Zannoni arriva al tiro, senza trovare la porta con un destro da dentro

l’area. Sul lato opposto Colombo è monumentale nel negare un gol fatto a Gregoritsch. All’ora di gioco tocca a Matteoni incassare i complimenti dei compagni per una chiusura in tackle su Laimer, che pregustava il bis. A metà secondo tempo c’è spazio per Mularoni e Vitaioli: quest’ultimo torna a giocare con la maglia della Nazionale undici mesi dopo l’ultima volta, registrando la presenza numero 98. Poco più tardi, Cevoli inserisce in campo anche Gabriel Capicchioni.

Intanto, l’Austria muove nuovamente il tabellino con il neoentrato Wurmbrand, al debutto nelle Qualificazioni ai Mondiali FIFA 2026 con un colpo da biliardo dal limite. Corre invece il 78’ quando un super Colombo vince il duello con Arnautović, arrivato a colpire a tu per tu col destro. Successivamente a salvare la pota di San Marino è Laimer, colpito alla schiena dal destro a botta sicura di Grillitsch.

All’81’ l’ultima sostituzione di Cevoli vale l’appuntamento con la storia: l’ingresso in campo di Sammaritani segna infatti il record di precocità all’esordio in biancazzurro. Con 16 anni, 4 mesi e 2 giorni. Purtroppo per i biancazzurri, è serata da primato anche per l’Austria che trova nella doppietta di Arnautović la vittoria più larga della sua storia ed il miglior bomber di sempre (45).

 

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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