Parma oltre l’emergenza: “Ho una rosa di titolari”

Più forti dell’emergenza. Questo chiede al suo Parma Roberto D’Aversa, alla vigilia del posticipo contro il Forlì. Anche la 29a giornata vedrà i crociati scendere in campo dopo il Venezia, argomento molto dibattuto negli ultimi giorni.

Domenica prossima accadrà il contrario grazie all’anticipo alle 14.30 della gara contro il Mantova, ma prima c’è da pensare alla sfida contro i romagnoli. Il Forlì ha perso solo tre volte nelle ultime 11 partite ed è stato capace di battere nel girone di ritorno Venezia, Sambenedettese e Gubbio. La squadra di Gadda, al quarto incrocio con il Parma negli ultimi 16 mesi, è lontana parente di quella che all’andata fece comunque soffrire i crociati di Apolloni. 

Le tante assenze a centrocampo potrebbero costringere il tecnico a rivedere l’assetto, ma in conferenza D’Aversa ha ovviamente glissato, caricando chi giocherà: “Mazzocchi? Per me è un giocatore molto importante, ma ho una rosa di quasi tutti titolari, chi scenderà in campo farà il possibile per non far sentire l’assenza degli infortunati. Affronteremo una squadra in salute, organizzata, che giocherà senza pressioni. Noi però dovremo vincere senza pensare a cosa faranno oggi Padova e Venezia”.

Indisponibili Munari e Scavone, Giorgino ha recuperato, ma non è al meglio e si giocherà un posto con l’altro senatore Corapi ai lati di Scozzarella: dalla parte opposta Scaglia. In attacco rientrerà Baraye e ci sarà spazio per il jolly Mazzocchi al posto di Nocciolini, ancora assente come all’andata alla sfida da ex. Assetto tipo in difesa, anche se non si esclude il ricorso alla linea a tre, con Saporetti al posto di Nunzella e Scaglia a tutta fascia. 

“Il modulo dipenderà dai giocatori che sceglierò” ha aggiunto D’Aversa, che non si è sbilanciato sul ballottaggio in porta, dove il neo-acquisto Davide Bassi dovrebbe essere preferito a Kristaps Zommers per la sostituzione di Frattali.

“Bassi è pronto, ma il suo arrivo non è un atto di sfiducia a Zommers” ha tagliato corto D’Aversa. Il portiere ligure, arrivato in settimana da svincolato, non gioca una partita da titolare dal 20 dicembre 2015 in AtalantaNapoli, ma evidentemente la fiducia nel giovane lettone è scemata definitivamente, al punto da prefigurare la clamorosa retrocessione al ruolo di terzo quando rientrerà Frattali.

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