Marchisio, addio e veleno: “Non sono mai stato infortunato”

Il giorno della partenza è arrivato, accompagnato dalle inevitabili lacrime e dai ricordi di ciò che ci si lascia alle spalle. Ma, ovviamente sempre a modo proprio, con la classe che ha contraddistinto l’uomo, prima che il calciatore, Claudio Marchisio ha voluto anche dire la verità, la propria verità sull’addio alla Juventus, siglato dalla rescissione dello scorso 17 agosto.

Salito sull’aereo che, insieme alla moglie e ai due figli, lo ha portato a iniziare la nuova avventura allo Zenit San Pietroburgo, l’ex centrocampista dei bianconeri ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport‘ e ‘SportMediaset’, senza riuscire a tenere dentro di sé l’amarezza per l’epilogo di un capitolo durato 25 anni: “Per me la Juve è sempre stata la mia famiglia. Ho iniziato nel 1993, qui mi è stata data la possibilità di vivere un sogno vincendo veramente tanto. Sono stato tanto tanto fortunato, perché oltre ad esaudire il mio sogno di giocare con la maglia della Juventus, ho avuto la possibilità di vincere tanto e di fare tanti record. Rimangono tante emozioni, gli ultimi non sono stati anni facili, ma dispiace solo essere passato a volte per infortunato perchè non lo sono mai stato, anche questo fa parte del nostro lavoro”.

L’entusiasmo comunque c’è, come alla vigilia di ogni nuova esperienza. Lo stesso che oggi non permette al ‘Principino’ di essere sicuro di un ritorno alla Juventus, magari in un’altra veste: “Ho avuto la fortuna, in questa trattativa di conoscere Javier Ribalta (ex osservatore della Juventus, ndr) che mi ha convinto sin da subito. Ora quello che conta è arrivare subito la e conoscere di persona l’allenatore, la squadra e ringraziarli per questa opportunità che mi stanno dando. A Torino è un arrivederci, sicuramente. Alla Juve non lo so…”.

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