Mancini, dedica struggente

 
A margine del match, il tecnico jesino è intervenuto ai microfoni di Premium Sport, durante la trasmissione ‘Serie A Live’. La sua disamina della partita è un elogio ai giocatori: “La partita è stata difficile, l’Udinese ha dimostrato di essere una squadra in forma e ci ha fatto soffrire: ma abbiamo dimostrato di saper soffrire bene, quando c’è da farlo. Lo spirito è questo, non esistono partite semplici e se non hai lo spirito giusto fai fatica”.
 
La notte di Udine ha visto il ritorno di Icardi al gol: “Segnare è il suo lavoro: non abbiamo mai avuto preoccupazioni, perché alla fine i gol li farà. È normale che gli attaccanti passino dei momenti di appannamento, ma finora è arrivato a 7, un buon bottino. Stasera ha giocato molto bene, come Jovetic: cominciano a conoscersi e questa è una cosa positiva”.
 
L’esordio di Martin Montoya ha rappresentato la vera sorpresa per i nerazzurri: “È un po’ che pensavo di farlo giocare: sono molto felice, anzi forse è l’aspetto che mi rende più felice stasera, non era facile dopo mesi di inattività”.
 
Il tecnico interista, poi, è tornato a parlare dell’operato degli arbitri, troppo clementi con chi simula: “Il giallo di Telles non c’era: di simulazioni nelle ultime 5 partite ne avrò viste almeno 20, bisogna smetterla e ammonire”.
 
Infine, Mancini si è speso in una dedica speciale: “A chi dedico la vittoria? A una bambina, Aurora, che purtroppo è volata in cielo”.
 
 

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