Maldini replica a Berlusconi e fa una promessa ai tifosi

L’inizio di stagione del Milan non è stato certo incoraggiante. Già lontani dalla zona Champions, i rossoneri hanno dovuto subire il cambio di allenatore, da Marco Giampaolo a Stefano Pioli.

Una decisione presa a malincuore, come specifica Paolo Maldini in un’intervista a ‘Sky Sport‘:  “Il cambio di allenatore di quest’anno è una cosa che non ci aspettavamo. Se si prende una decisione a metà campionato, la stagione è già andata. Se la si prende all’inizio può essere affrettata, è vero, c’è questo rischio, ma c’è anche l’idea di incidere sulla stagione in corso. È stata una decisione che abbiamo preso a malincuore, perché comunque è stata una scelta nostra condivisa con il club, che mirava ad avere un tecnico con concetti forti, che potesse sopperire un pochino alla mancanza di esperienza della squadra, che effettivamente è abbastanza giovane”.

“Il momento è delicato, ma fa parte della ricrescita del club. Ci sono stati tre cambi di proprietà in pochi anni, che hanno sicuramente minato questa squadra. Alle critiche sono abituato, ma credo in quello che faccio – ha proseguito l’ex difensore – Forse una cosa su cui non siamo stati bravi noi e non è stata brava la proprietà è nel parlare e dire gli obiettivi, e nel dire quello che abbiamo ereditato. Abbiamo ereditato una squadra con un passivo di 125 milioni, abbiamo fatto un mercato a zero l’anno scorso, ci sono tante cose che non sono state dette, siamo stati banditi dall’Europa anche per le gestioni precedenti, abbiamo ricevuto multe, l’anno scorso di 12 milioni, sempre a causa delle gestioni precedenti. Come per tutti, la mia permanenza o no sarà figlia dei risultati”.
 
Non è mancata un critica a Silvio Berlusconi, spesso duro con il nuovo corso del Milan: “Berlusconi è stato sicuramente un grandissimo Presidente, il migliore che io potessi avere all’età di 19 anni, dopo che da tre anni giocavo già titolare con il Milan. E’ una persona a cui voglio bene e sempre gliene vorrò, ma devo dire che questa sua tendenza a risultare spiritoso e fare sempre battute spesso lo rende inelegante. Questa è una cosa assolutamente personale, ma l’affetto che ho provato e che provo per lui rimarrà sempre immutato”.

Maldini chiude poi con un messaggio di speranza ai tifosi e un avviso indiretto alla società sui tempi per tornare ad alti livelli: “Il fatto che io sia qui a lavorare e che con me ci sia una persona come Boban testimonia che non vogliamo tornare a quei livelli alti fra 10 o 15 anni, ma serve tempo. La nostra presenza dovrebbe dare una sorta di garanzia di rientro a determinati livelli in tempi accettabili, anche se quantificarli diventa difficile. Se nell’idea della società, ma non è così, c’è l’idea di tornare competitivi tra 15 anni e fare 12 anni da squadra di media classifica in Serie A, noi non saremo sicuramente quelli che saranno a capo della direzione sportiva”.

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