Gattuso: “Non posso fare sceneggiate”

Il Milan arriva alla gara di Torino, decisiva per la volata alla Champions League, con il morale sotto i tacchetti. In conferenza stampa il tecnico Gennaro Gattuso ha parlato del momento dei suoi, appena eliminati dalla Coppa Italia e reduci da una vittoria nelle ultime sei giornate di campionato.

 “In questo momento devo essere lucido, non posso fare le sceneggiate che facevo da calciatore. Non bisogna fare sempre del cinema per dimostrare la propria rabbia. Io sono deluso per i risultati che non arrivano. Non è vero che ho mollato, assolutamente”. L’incertezza sul suo futuro può avere influito: “È da luglio che mi dite che non sono più l’allenatore del Milan, un giorno c’era un nome e l’altro uno diverso. In questo momento non stiamo giocando un buon calcio, siamo in difficoltà a livello di testa e non arrivano i risultati. Però la squadra sente chiacchiere ogni giorno, si è fatta l’abitudine”.

“Dopo tanti anni ci giochiamo qualcosa di importante, quindi bisogna avere rispetto per questi ragazzi. Non troverò mai parole dispregiative per questo gruppo, che ha dato e sta dando tutto. Non c’è bisogno di fare sceneggiate o di gridare, bisogna solamente fare qualcosa in più. Non sono deluso dai miei giocatori, ma da me stesso. Avrei voluto entrare meglio nelle loro teste”.

La squadra non ha il fuoco sacro, non sembra avere un’anima: “Non riusciamo a ripartire perché siamo in difficoltà nel recuperare i palloni, è molto semplice. Non stiamo giocando da squadra e questo ci porta a non essere pericolosi davanti e a subire dietro. Nei momenti difficili abbiamo sempre sofferto, ma ne siamo usciti. Il fatto è che adesso non abbiamo un’anima. Manca quella alla squadra. Le chiacchiere stanno a zero, siamo spenti da ogni punto di vista. Basta parole, servono i fatti”.

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