Igor Angelovski, c.t. della Macedonia del Nord

Da calciatore non si può dire che abbia fatto sfracelli, spendendo la sua carriera di onesto centrocampista tra la patria (con Cementarnica e Skopje), la Slovenia (Publikum Celje) e la Serbia (con lo Srem di Sremska Mitrovica, in serie B), ma è da allenatore che Igor Angelovski ha dimostrato di che pasta è fatto.

Il classe 1976 nel 2014 ha vinto il titolo di campione di Macedonia del Nord al timone del Rabotnicki, altro club della capitale che grazie a lui ha messo in bacheca anche un paio di coppe nazionali. Nell’ottobre del 2015 la federazione locale gli ha proposto di diventare commissario tecnico della selezione maggiore prendendo il posto del serbo Drulovic, di cui tra l’altro era da qualche mese assistente: ha detto di sì e dopo due mesi ha lasciato la guida del Rabotnicki per evitare antipatiche sovrapposizioni.

Il suo modulo preferito è il 4-2-3-1 e dopo l’impresa della qualificazione ai campionati europei ha ricevuto in pochi giorni 30 richieste di interviste dai giornalisti di tutto il mondo: un assalto mediatico al quale non era di certo abituato.

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