Italia ko con l’Islanda: gli ospiti passano a Tortona

Articolo di Aldo Seghedoni

Inizia con una sconfitta il viaggio della Nazionale maschile verso la FIBA World Cup 2027.

Inizia con una sconfitta il viaggio della Nazionale maschile verso la FIBA World Cup 2027. Nel primo impegno della prima “finestra” di qualificazione, a Tortona gli Azzurri sono stati sconfitti 76-81 dall’Islanda. Nel quintetto scelto da coach Banchi ci sono tre Under 23 (Casarin, Ferrari e Procida) e insieme a loro due “veterani” della Maglia Azzurra come Tessitori e Della Valle. E’ proprio dalla “vecchia guardia” che l’Italia trova le prime risposte dopo l’iniziale 5-0 islandese. Il nostro 12-0 lo completano Procida e Casarin, che confeziona un primo quarto da 12 punti e ci consente di rimanere in parità con un’Islanda abile a trovare profondità in area col solito Hlinason.

Le rotazioni di coach Banchi sono ampie dall’avvio, all’alba del secondo quarto tutti e 12 gli Azzurri hanno già visto il campo: le triple di Fridriksson propiziano il primo strappo della partita (21-29), Tessitori ci riavvicina e poi è Baldasso a infiammare la “sua” Nova Arena con i 6 punti dall’arco che valgono il 34-35 a 59″ dall’intervallo lungo. Il terzo quarto segue il copione del secondo: l’Islanda cerca Hlinason e monetizza l’estro di Fridriksson, gli Azzurri provano ad alzare il volume della difesa e trovano punti da Tessitori e da un ispiratissimo Casarin. Dopo 5′ il quarto fallo dell’esterno della Reyer toglie dal campo il nostro primo terminale offensivo ma ci pensa Baldasso con la terza tripla della sua gara a riportarci in parità a quota 49. Il massimo vantaggio islandese arriva subito dopo (51-61), con Gunnarsson a chiudere il 12-2 dell’Islanda (8/17 dall’arco per gli scandinavi).

La Nova Arena scuote gli Azzurri in avvio di ultimo quarto e festeggia la tripla di Procida (61-63): Tessitori argina Hlinason, l’Italia è viva e con il 4-0 griffato da Procida torna avanti (68-64, 17-3 il parziale). L’Islanda perde lucidità dall’arco ma non si scompone: agli ultimi 90 secondi gli Azzurri si presentano sul +1 (75-74), il gioco da tre punti di Fridriksson vale il +1 esterno (76-77) e poi è lo stesso Fridriksson dalla lunetta a siglare il 76-79 con 13″ sul cronometro. La tripla del pareggio è affidata a Baldasso ma si infrange sul ferro, è ancora Fridriksson dalla lunetta a chiudere il conto (29 punti alla fine).

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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