Dominio russo all’europeo U16 femminile

Prepotente ritorno sulla scena giovanile della Russia, che ha conquistato il suo sesto titolo Under 16 dopo 5 anni.

Prepotente ritorno sulla scena dei campionati giovanili europei giovanili della Russia, che ha conquistato mbattuta (7 vittorie) il suo sesto titolo U16 dopo una parentesi di 5 anni, nei quali non era mai arrivata alla finale e la medaglia d’oro era andata alla Spagna (4 volte) e all’Italia l’anno scorso a Kaunas, nel suo primo successo in questa categoria. La firma su questo successo (73-66 la finale con la Lituania in vantaggio 36-26 all’intervallo) l’ha messa Anastasia Kosu, MVP della competizione, con l’ennesima doppia-doppia da 27 punti e 14 rimbalzi, ma la miglior marcatrice è stata la mancina 13enne Juste Jocyte, che con 35 punti ha illuso la Lituania di poter ribaltare il pronostico. Le baltiche hanno forzato il tiro e sono state punite nel quarto finale dalle russe.

Italia da copertina in questa annata con la prima doppietta d’oro nella Under 18 imbattuta e nella U20, il primo titolo assoluto in 17 edizioni, e che ha completato il suo sorprendene dominio nel settore femminile col 5° posto nella competizione U17 che vale la quaificazione al mondiale 2020. Nel girone di qualificazione la squadra di coach Lucchesi ha perso dalla Russia (57-71) e dall’Ungheria (48-64) e battuto la Finlandia 70-49. Nell’eliminazione diretta ha superato la Germania negli ottavi, ed è stata fermata bruscamente dalla Spagna nei quarti (53-73), guadagnandosi il Mondiale U17 con le vittorie sulla Lettonia (58-48) e sul Belgio (62-54) grazie ai 7 punti consecutivi di Matilde Villa quando le avversarie erano diventate pericolose. E’ lei la sorprendente rivelazione di questo europeo a dispetto dei suoi 14 anni: per il suo ball handling e i lampi geniali come regista è definita “la sorellina di Steph Curry“. In mancanza di un centro dominante, con l’acerba afro-bergamasca Ndeck Mbengue che solo con la Lettonia ha dato un buon contributo, Blasigh ha litigato col tiro e il resto della squadra italiana ha spinto sulle rotazioni e soprattutto sulla difesa, criticata da alcuni per il numero di placcaggi e il primato assoluto dei falli (20 a gara), ma distintasi per destrezza, grazie alle tante palle recuperate che hanno alimentato i contropiedi.

Con il bronzo la Spagna è la dominatrice della stagione degi europei giovanili, avendo vinto nel maschile due titoli (U16 e U17) e un argento (contro Israele), con un totale di 4 medaglie. Segue l’Italia con tre medaglie (due ori U18 e U20) e i bronzo maschile U16 con Gregor Fucka al suo debutto internazionale come coach. Di Israele, col bis nella U20, e Russia U16 femminile le altre due medaglie d’oro della stagione.

Nel quintetto All Star di Skopje (Macedonia) la MVP Anastasia Kosu (Russia, 15 anni, 1,88) classe, potenza, determinazione e calma, la talentuosa Juste Jocyte (Lituania) e la compagna Audrone Zdaneviciute, la spagnola Marta Morales e la francese Sara Roumy. Per la statistica nella Valutazione la migliore è la Kosu (29,7) davanti alla Jocyte (20,4), con la russa prima anche nei rimbalzi (15) e terza nelle marcatrici (18 punti di media). Migliore marcatrice Eleni Bosgani (Grecia con 20,2 punti, unica sopra i 20 di media), prima anche negli assist (4). Miglior cambio dell’europeo, a mio avviso, Matilde Villa, ma con la sua regia Wonde Mati ha saldato la difesa e dato profondità all’attacco, toccando due volte quota 19 punti con Gemania e Spagna.

Le pagelle delle azzurrine: 8,5 Matilde Villa (Unicef Costa Masnaga), 7,5 Carlotta Zanardi (Brixia Brescia), 7,5 Laura Toffali (Unicef Costa Masnaga), 7,5 Sara Ronchi (Biassono), 7 Vittoria Allievi (Unicef Costa Masnaga), 6,5 Valentina Braida (Sporting Udine), 6,5 Vittoria Blasigh (Sporting Udine), 6 Ndack Mbengue (Ororosa Bergamo), 6 Marika Labanca (Baskettiamo Vittuone), 6 Anna Daria Rescifina (P. Giuseppe Rescifina), ng Laura Di Stefano (Mens Sana Roma), Nicole Leghissa (Futurosa Trieste), 7 Coach Giovanni Lucchesi.

Retrocedono in Divisione B la Polonia battuta a sorpresa dalla Danimarca, la Turchia (l’anno scorso al quarto posto) e la Svezia. Assenti del tutto le squadre slave, mai accaduto. Promosse in Prima Divisione Slovenia, Portogallo e Croazia.

Nell’europeo di 3×3 a Debrecen (Ungheria) le azzurre sono state battute dalle russe nei quarti, niente medaglia.

Di ENRICO CAMPANA

TG SPORT

Articoli correlati