Senza Alessandro Gentile l’Urania piega la capolista Verona

Articolo di Aldo Seghedoni

I Wildcats, privi anche dii Amato, fanno la partita perfetta: Taylor (25 punti) è il top scorer.

Uno scherzetto degno di Halloween quello che la Wegreenit Urania Milano realizza contro Verona. I Wildcats, privi di Amato e Gentile, fanno la partita perfetta: Taylor (25 punti) è il top scorer ma il lavoro di tutto il gruppo di coach Cardani è straordinario. Morgillo è già perfettamente inserito nei meccanismi rossoblu, la grinta di Sabatini, il coraggio di Rashed e l’affidabilità di Lupusor e D’Almeida, oltre ad un Cavallero chirurgico e decisivo nel finale. Non basta a Verona uno straordinario McGee.

Buona partenza per Urania che trova subito due buone conclusioni interne, Sabatini e Morgillo, di Lupusor dall’angolo la tripla per il primo mini break del match, 7-2. Seconda penalità prematura per Morgillo ma i Wildcats non smettono di mordere, Taylor e Sabatini per il vantaggio in doppia cifra, 12-2. Reazione gialloblu guidata dal veterano Baldi Rossi e Poser, più ruvida la difesa ospite, alcune chiamate arbitrali infiammo l’Allianz Cloud, 14-9 il primo parziale. Continua con energia la truppa di coach Cardani anche in apertura di secondo periodo, coach Cavina ruota la sua panchina infinita per cercare nuove risorse, McGee dall’arco per il meno 4, 21-17. Regge Milano sfruttando l’ottimo impatto di Morgillo, ritmo e velocità per l’attacco rossoblu che ritrova il più 8 con Taylor, 28-20. Finale di quarto favorevole ai veneti, spreca qualche libero un pur combattivo D’Almeida, 37-31.

Dopo la pausa lunga Wildcats sempre da battaglia, Taylor risponde a McGee con due siluri da distanza siderale e massimo vantaggio Wegreenit, 45-34. Prove di rimonta Tezenis nella parte centrale del terzo periodo respinta con forza da Morgillo e compagni, Sabatini sigilla il più 13, 55-42. Altra spallata gialloblu con Ambrosini e Monaldi in evidenza, Cavallero non fa sconti dalla lunetta, Urania avanti 60-47 alla penultima sirena. Vola sino a più 18 Milano prima della rabbiosa rimonta di Verona, ancora Ambrosin protagonista, Bolpin firma il meno 11, 65-54. La zona ospite e un po’ di stanchezza tra i Wildcats produce un nuovo recupero di Ambrosin e compagni, 65-59.

Un lampo di Taylor non spegne la rimonta veronese, 69-65 di un inarrestabile McGee. Salgono i falli in casa milanese, 4 per Sabatini, D’Almeida e Sabatini, Morgillo schiaccia il 73-68. Verona strappa un paio di preziosi rimbalzi offensivi, Urania ha un cuore infinito, di Cavallero l’acuto che manda fuori dalla sfida McGee, 76-70. La Wegreenit sa soffrire con umiltà sino alla fine, è di Taylor il canestro che manda i titoli di coda,79-73 il finale.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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