Snowboard, giornata Azzurra: quattro italiani sui due podi

Articolo di Andrea Gussoni

Non poteva esserci inizio di stagione migliore per il Dream Team azzurro della tavola guidato dal direttore tecnico Cesare Pisoni

Maurizio Bormolini batte Benjamin Karl, Lucia Dalmasso supera Elisa Caffont in finale, Aaron March è terzo con Mirko Felicetti quarto: la stagione del parallelo si apre con una sinfonia tutta azzurra con ben quattro italiani sui due podi del gigante di Mylin, in Cina. Non poteva esserci inizio di stagione migliore per il Dream Team azzurro della tavola guidato dal direttore tecnico Cesare Pisoni, una squadra assoluta protagonista nelle ultime stagioni con vittorie a ripetizione, capace di siglare record su record, su ogni palcoscenico. Maurizio Bormolini riparte dunque vincendo, dopo aver trionfato nella classifica generale della passata stagione. Il valtellinese di Livigno è imbattibile sin dal turno di qualificazione, chiuso col miglior tempo. La sua progressione vincente lo porta ad avere la meglio sull’esperto Andreas Prommeger negli ottavi, sull’altro austriaco Fabian Obmann ai quarti, prima della semifinale azzurra con March che l’ha proiettato verso l’atto decisivo. Vinto. Il trentunenne dell’Esercito porta così a 8 il proprio bottino di successi in Coppa del Mondo, equamente distribuiti tra gigante e slalom, senza scordare come a marzo si sia imposto nella prova iridata a squadre in coppia con Elisa Caffont.

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Ecco le sue impressioni a fine gara: “Sono molto motivato, voglio dedicare questa vittoria a mia sorella, lei sa perchè ed è sufficiente questo. E’ sempre pazzesco duellare con Karl, lui spinge sempre oltre i limiti ed è una sfida continua. Non poteva esserci inizio migliore”. La sfida per il terzo posto è un susseguirsi di emozioni: Aaron March sbaglia e Mirko Felicetti sembra proiettato verso il successo, ma il ritorno dell’altoatesino è irresistibile ed il trentino non può che accontentarsi del quarto posto, concedendo a March la possibilità di festeggiare il ventunesimo podio della carriera nel massimo circuito. Eliminati negli ottavi invece Edwin Coratti e Daniele Bagozza, superati dai due austriaci Obmann ed Alexander Payer.

Tutta azzurra la finale femminile. Lucia Dalmasso coglie il terzo successo in carriera superando nell’atto decisivo Elisa Caffont, che può celebrare a sua volta il miglior risultato in carriera dopo i tre terzi posti conquistati a partire dal gennaio 2024.
Dalmasso, ventottenne bellunese di Falcade delle Fiamme Gialle, ha raggiunto la finale dopo aver siglato il quarto tempo in batteria, superando nell’ordine la slovena Gloria Kotnik, la giapponese Tsubaki Miki e la ceca Zuzana Maderova. Proprio il quarto contro la nipponica le ha spalancato la via verso il successo, mentre Caffont, a sua volta bellunese e tesserata per l’Esercito, ha iniziato la sua scalata superando la canadese Aurelie Moisan per poi avere la meglio al fotofinish della svizzera Julie Zogg, vincitrice nel primo turno sull’altra azzurra Jasmin Coratti. La semifinale ha visto quindi Caffont imporsi sulla bulgara Malena Zamfirova, poi terza nella finale B approfittando dell’uscita di Maderova.

“Essere in finale con Elisa è stato come ritrovarmi in allenamento, una sensazione davvero piacevole – ha confessato Dalmasso al termine della prova – Ora testa subito alla sfida di domani, sperando di ripetermi”. Si erano invece fermati in qualificazione Elisa Fava, Sofia Valle, Tommy Rabanser, Gabriel Messner, Marc Hofer e Fabian Lanrschner. Domani si replica con un programma del tutto analogo: qualificazioni dalle 2:30 italiane, finali a partire dalle 6:30.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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