
Il piano proposto dalla Federazione è stato elaborato nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio Federale.
A margine di una riunione straordinaria della Federazione Italiana Sport Invernali, svoltasi nella giornata di venerdì, il presidente Flavio Roda e il Consiglio Federale hanno annunciato una proposta in materia di sicurezza delle piste di allenamento, a pochi giorni dalla tragica scomparsa del nazionale azzurro Matteo Franzoso per le conseguenze di un grave incidente sulla pista di La Parva, in Cile.
“Appare evidente che il livello degli standard di sicurezza nelle fasi di allenamento necessiti di una immediata implementazione, per garantire agli atleti di poter svolgere il loro lavoro in totale fiducia e potendo contare su tutta la dotazione standard che già esiste in Coppa del Mondo” si legge nella nota della Fisi.
“È altrettanto evidente che questa proposta si debba realizzare, identificando un numero limitato di piste (almeno per la velocità) sulle quali lavorare in maniera efficace e con la massima attenzione, per poter ottenere terreni di allenamento nei quali gli atleti si sentano certi di poter avere ogni tipo di assistenza”.
“A livello internazionale, occorre identificare alcune piste di velocità dedicate all’allenamento per tutte le Nazionali di sci alpino (…) A titolo esemplificativo e non esaustivo: la pista deve avere l’omologazione internazionale, deve esserci la dotazione di reti A, B e C, distribuita con gli stessi criteri utilizzati in Coppa del mondo, deve essere presente il servizio medico completo, deve esserci l’elisoccorso, devono essere sempre verificate le vie di fuga ed eventuali ostacoli, il fondo deve essere curato come avviene nelle gare di Coppa, gli atleti devono indossare tutte le dotazioni di sicurezza richieste per il circuito maggiore, ecc. Una volta identificate le piste e messe nella più totale sicurezza, dovrà essere obbligatorio per le Nazionali di tutti i Paesi organizzare gli allenamenti solo su quelle piste, con un calendario che dovrà essere condiviso”.
“Gli stessi parametri vanno utilizzati per le piste di allenamento per la velocità in Italia. Anche in questo caso, vanno identificate alcune piste dislocate in varie regioni, che devono servire esclusivamente per l’allenamento di tutte le squadre che fanno attività: dalle Nazionali, alle squadre di Comitato regionale, a quelle dei Gruppi Sportivi, a quelle degli Sci Club. Le dotazioni di sicurezza che queste piste devono avere, sono esattamente le stesse richieste per le piste di allenamento internazionale. I costi relativi alla messa in sicurezza di tali piste saranno a carico della Federazione italiana, con il supporto del Ministero dello Sport. Anche in questo caso, diventerà obbligatorio per tutti fare allenamento solo sulle piste identificate e messe in sicurezza”.