Mondiali, due sesti posti per l’Italia

Mondiali, due sesti posti per l’Italia

Due ottimi risultati per l’Italia nella sesta giornata dei Mondiali di Budapest. Sara Fantini si è piazzata sesta nel lancio del martello femminile Ayomide Folorunso ha conquistato lo stesso risultato nei 400 ostacoli femminili.

La 25enne emiliana di Fidenza ha lanciato a 73,85 al terzo tentativo, rimanendo a lungo quinta e non lontana dal bronzo, ma alla fine non si è migliorata perdendo una posizione. Oro alla canadese Camryn Rogers (77,22), argento e bronzo alle statunitensi Janeé Kassanavoid (76,36) e DeAnna Price (75,41).

La 26enne originaria della Nigeria è stata molto brava quasi come in semifinale, 54”19 contro 53”89 con cui aveva migliorato il record italiano. Lo scontatissimo oro è andato all’olandese Femke Bol (51”70), l’argento alla statunitense Shamier Little (52”80), il bronzo alla giamaicana Rushell Clayton (52”81, record personale)

Gli altri risultati degli azzurri. Nella prima semifinale dei 200 femminili Dalia Kaddari chiude settima in 22”75 e ovviamente non sarà in finale. Catalin Tecuceanu in 1’44”79, suo primato personale, è arrivato quarto nella seconda semifinale degli 800 maschili ma resta fuori dalla finale, così come Simone Barontini, anche lui col personale in 1’44”34 ma quinto nella terza semifinale.

Le altre gare. Nel lungo maschile il favorito greco Miltiadis Tentoglou con un fantastico ultimo salto a 8,52 ha lasciato l’argento al giamaicano Wayne Piinnock, che lo appaiava dopo il penultimo salto con 8,50 ma con una seconda miglior misura. Bronzo all’altro giamaicano Tajay Gayle (8,27).

Nei 100 ostacoli femminili oro alla giamaicana Danielle Williams (12”43), argento alla portoricana Jasmine Camacho-Quinn (12”44), bronzo alla statuniitense Kendra Harrison (12”46). Nei 400 maschili, oro ancora alla Giamaica con Antonio Watson (44”22), argento al britannico Matthew Hudson-Smith (44”31), bronzo allo statunitense Quincy Hall (44”37, record personale).

Per finire, uno scontro tra due cart all’esterno dello stadio, prima delle semifinali dei 200 maschili, ha determinato che alla finale di venerdì partecipino nove atleti invece degli otto usuali.

Anche il favorito, lo statunitense Noah Lyles, già iridato dei 100 e autore del miglior tempo nelle tre semifinali, era a bordo di una delle due vetturette elettriche che stavano portando gli atleti dal campo di riscaldamento all’interno dello stadio e che si sono scontrate, pur a bassa velocità, per un errore dei conducenti.

L’incidente ha determinato un cambio nel programma nello svolgimento delle gare dei duecentisti, ma ha anche danneggiato uno dei concorrenti che era a bordo. Il giamaicano Andrew Hudson, che si è trovato un frammento di vetro nell’occhio. Dopo aver chiuso quinto la sua prova, Hudson ha fatto ricorso ed è stato ammesso come nono alla finale, che disputerà nella corsia 1.

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