Tappa 10, Roma-Orvieto, 7 Settembre 2023

Dopo un giorno di riposo la nostra carovana di atleti e supporter è pronta per coprire i 136 km che separano Roma da Orvieto

Correndo attraverso Labaro, Sacrofano e Mazzano Romano arriviamo a Nepi, uno dei borghi più grandi dell’Agro Falisco. Circondata da torrenti, fonti e piccole cascate, è anche detta “città delle acque”.

Arriviamo quindi a Caprarola, dominata dall’imponente Palazzo Farnese, costruito nel Cinquecento: Alessandro Farnese ne fece il suo quartier generale, rendendo il borgo un luogo architettonicamente unico.

Per valorizzarne la vista, Jacopo Barozzi da Vignola realizzò la via Dritta, oggi Nicolai, lunghissimo cannocchiale prospettico in pendenza per costruire il quale venne “sventrato” in due l’abitato, che divide il borgo medievale in due rioni, Corsica e Sardegna. 

Continuiamo la nostra corsa raggiungendo Viterbo, una splendida città d’arte che consente di fare un bel viaggio nel tempo attraverso le sale dell’elegante Palazzo Papale, tra vicoli medievali intatti, le fontane monumentali, i palazzi patrizi del Rinascimento.

Una terra antica che conserva affascinanti vestigia etrusche, come la Cava di Sant’Antonio e la necropoli di Castel d’Asso, ricca di sorgenti termali immerse nella natura dove godere di bagni caldi in un paesaggio incantevole. Da Viterbo ci dirigiamo verso Montefiascone, il comune più alto nella provincia di Viterbo: dai suoi 600 metri di altitudine, domina il Lago di Bolsena, la piana di Viterbo e parte dell’Appennino centrale, tra le bellezze naturali dell’Alta Tuscia Viterbese e i monumenti di un passato glorioso.

Ed eccoci arrivati ad Orvieto, una delle più belle città dell’Umbria. Oggi, le sue origini etrusche rivelano nel sottosuolo una città sotterranea, composta da un insieme di grotte, pozzi, cunicoli lasciati dagli etruschi e che si aprono all’interno delle pareti tufacee.

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